La difesa dell'amministratore che ha ricevuto l'iniezione pur non rientrando tra le categorie prioritarie. Diverse le richieste di dimissioni e parole di condanna arrivano anche dalla sua stessa maggioranza
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«Erano le 8 di sera e non c’era nessuno. Ero in compagnia del sindaco che, come ogni sera, passava dal poliambulatorio per verificare che tutto si fosse svolto come previsto». Sono queste le parole dell’assessore di Bagnara Francesco Oliverio che non ci prova nemmeno a smentire la notizia che conferma la sua vaccinazione al poliambulatorio di Bagnara. Anzi la spiega con naturalezza come se la scelta fatta fosse un atto dovuto.
«La sera de 2 marzo siamo andati insieme al sindaco al poliambulatorio ma non avevo il minimo pensiero o la volontà di vaccinarmi. Quando siamo arrivati stavano inoculando una dose a un anziano e si sono fatte le 19.45. Una dose era avanzata e non si trovava nessuno a quell’ora per sostituire l’anziano che non si era presentato. Così le possibilità erano due o buttarlo nel cestino della spazzatura o farlo. Mi è stato chiesto e io su richiesta del medico ho accettato per non buttarlo».
Se non fossimo in Calabria e se i vaccini della Pfizier non fossero merce rara tanto da essere contesi dai sindaci delle varie province, questa potrebbe anche essere una “non notizia” ma in realtà in provincia di Reggio Calabria, dove centinaia di anziani sono stati spediti a casa dopo ore di fila perché il vaccino era finito, è una storia che fa male e ferisce quanti a quella dose, pur avendone diritto, hanno dovuto rinunciare. L’indignazione è montataproprio su queste basi e, pur comprendendo la buonafede dell’assessore, l’opportunità andava forse valutata. Adesso da più parti fioccano richieste di dimissioni e non perché sia un reato quello commesso ma per una questione morale che, in questa delicata fase, avrebbe dovuto forse spingere l’assessore a fare altre valutazioni prima di accettare la dose.
E, a questo proposito, abbiamo contattato la collega in maggioranza che della vaccinazione a Bagnara si è occupata da vicino, ovvero l’assessore alla sanità Silvana Ruggiero che non è stata tenera condannando fermamente quanto accaduto: «Dobbiamo dare priorità agli anziani e alle persone fragili. Abbiamo fatto di tutto per garantire questo servizio al poliambulatorio di Bagnara proprio per consentire che i nostri anziani potessero essere messi in sicurezza senza spostarsi. In questa lotta alla pandemia, un vaccino non è solo una dose, ma può essere un salvavita per i soggetti più vulnerabili». La Ruggero mantenendo fede alle sue lotte per i più fragili apre uno spiraglio.
Invitato alla riflessione, lo stesso Oliverio ha valutato che strade diverse per non sprecare una dose erano possibili: «Avendo più tempo, qualche ora prima, si poteva tentare di rintracciare qualche altro paziente in lista. Ma da qui a mettere in dubbio la mia correttezza morale ne passa. Io non lo avrei mai fatto. Io non ho tolto la dose a nessuno perché finiva in un cestino e non sono d’accordo. Chiedo umilmente scusa se qualcuno se si è sentito leso ma non mi andava di sprecare una dose. Mi presenterò per la seconda dose». Lo stesso Oliverio chiarisce che «abbiamo perso qualche ora in più per rispondere all’interrogazione della minoranza per chiarire la mia posizione considerando che l’interrogazione era generica e non sul mio caso specifico».