Il procuratore della Repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo questa mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sala Livatino del tribunale, ha reso noti i particolari dell'efferato delitto consumatosi ad Acri sabato scorso, dove una badante di nazionalità bulgara di 58 ani è stata uccisa a coltellate da Angelo Brogno, 78 anni, l'anziano che doveva accudire. Brogno aveva a proprio carico già una condanna in primo grado per aver tentato di abusare nel 2012 di un'altra badante. Inoltre era stato rinviato a giudizio per un altro reato sempre di natura sessuale. Spagnuolo ha parlato di scena del delitto traumatica, con diverse coltellate inferte alla vittima. Al fianco del procuratore anche i magistrati Marisa Manzini e Donatella Donato, oltre ai militari dell'arma dei carabinieri, guidati dal comandante provinciale Fabio Ottaviani. La donna – ha spiegato Spagnuolo - aveva anche ferite da difesa oltre a quattro ferite gravi, di cui una al basso ventre che avrebbe reciso l'arteria femorale. Il corpo della donna è stato rinvenuto fuori dall'abitazione, nella quale c'erano moltissime tracce di sangue. Le porte della casa non presentavano segni di effrazioni. L'aggressione potrebbe essere avvenuta in cucina. Identificata la possibile arma del delitto. E' stato il presunto aggressore a chiamare i carabinieri, facendosi trovare nei pressi del cadavere, seduto su una panchina, ferito. L'uomo è stato poi portato in ospedale dove è attualmente piantonato.