È nel mezzo della stagione estiva che in Calabria ci si avvede di possedere un numero insufficiente di mezzi di soccorso e per di più in «condizioni alquanto critiche». E così per sopperire alla grave carenza in un periodo in cui ormai abitualmente l'intera area dell'emergenza-urgenza va sotto stress si stipula una convenzione con la Lombardia per ottenere la cessione di automediche e autoambulanze usate.

Ambulanze plurichilometrate

È questo il contenuto della delibera licenziata in giornata dall'Asp di Cosenza, delegata da Azienda Zero (in attesa che questa diventi finalmente operativa) alla gestione dell'area dell'emergenza-urgenza calabrese. Nel documento si passano in rassegna criticità già note da anni, ovvero mezzi di primo soccorso in numero insufficiente e plurichilometrati - con oltre 500mila chilometri di strada sulle spalle - tali da renderli insicuri anche in fase di intervento di prima emergenza.

Mezzi usati 

Ma la soluzione escogitata, in attesa di acquistarle nuove e a chilometri zero, è quella di farsele cedere a titolo oneroso e usate dall'Areu, ossia l'Agenzia regionale emergenza urgenza della Regione Lombardia con cui da tempo la Calabria ha avviato una sorta di affiancamento, una assistenza tecnica per implementare il nuovo sistema accentrato di gestione dell'area dell'emergenza.

Un affare

E l'Agenzia lombarda ha acconsentito alla cessione. In Calabria arriveranno così 10 automediche comprensive di barella ma priva di equipaggiamento medico al prezzo «praticamente simbolico» di 2mila euro ciascuna e 10 ambulanze a 40mila euro ciascuna che per l'Asp di Cosenza rappresenta senz'altro un ottimo affare. L'acquisizione è «senza alcun dubbio vantaggiosa - si legge nella delibera controfirmata dal direttore generale Antonello Graziano - in considerazione del basso chilometraggio (delle ambulanze ndr) e del prezzo di mercato mai inferiore a 100mila euro».

In attesa di mezzi nuovi

L'operazione - comprensiva di spese di trasporto, passaggio di proprietà e preparazione - viene chiusa a 558mila euro, «nelle more - si legge sempre in delibera - di provvedere al rinnovo e incremento del parco automezzi di soccorso regionali». Insomma, da oltre un anno alla Cittadella si studia - d'intesa con Areu - le modalità di implementazione del nuovo sistema accentrato di emergenza-urgenza e poi in piena estate ci si rende conto che «le procedure di acquisizione richiedono una tempistica assolutamente incompatibile con l'attuale stato della rete degli automezzi in circolazione».

La convenzione urgente

Tanto urgente diventa quindi l'integrazione e addirittura la sostituzione «della quasi totalità dei mezzi in circolazione», così «da poter disporre rapidamente sul territorio regionale» dei mezzi «al fine di far fronte alle evidenti carenze della rete, soprattutto, nel periodo di maggiore stress».