Proseguono a ritmo serrato le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia, coordinati dalla Dda di Catanzaro, per far luce sull’autobomba costa la vita il 9 aprile scorso a Matteo Vinci, il 42enne di Limbadi che si trovava in auto con il padre Francesco, rimasto gravemente ferito. E proprio quest’ultimo è stato sentito dagli inquirenti in collaborazione con i carabinieri di Palermo. Nell’ospedale del capoluogo siciliano si trova infatti ricoverato dalla serata di lunedì 9 aprile quando è stato trasportato con gravi ustioni in tutto il corpo.

 

Sull’interrogatorio di Francesco Vinci vige il più stretto riserbo, ma le sue informazioni potrebbero rivelarsi preziose per capire chi possa aver azionato il telecomando a distanza e, soprattutto, capirne i motivi. Francesco Vinci potrebbe essere a conoscenza di particolari decisivi per le indagini che, al pari di quelli già offerti dalla moglie Rosaria Scarpulla, dovranno essere verificati dagli inquirenti. Nella giornata odierna, intanto, nei locali della Stazione dei carabinieri di Limbadi, gli investigatori ascolteranno Laura Sorbara, la fidanzata di Matteo Vinci. A lei il biologo ucciso con l’autobomba potrebbe aver rivelato paure o timori sin qui non emersi. Ulteriori tasselli di un puzzle investigativo che gli inquirenti stanno cercando di ricomporre compiutamente per non lasciare nulla al caso.