È stato assolto dalla sezione disciplinare del Csm il giudice della Corte di Appello di Catanzaro Emilio Sirianni, incolpato dal Ministero della giustizia di aver dato consigli all’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano sottoposto a indagini per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e altri reati in relazione all'accoglienza dei migranti nel comune calabrese quando ne era alla guida.

A Sirianni era stato addebitato di aver redatto atti in favore di Lucano e avergli dato consigli su come comportarsi. Il verdetto disciplinare è conforme alla richiesta del Pg della Cassazione favorevole al 'proscioglimento' di Sirianni.

Le accuse a Sirianni

In particolare, a Sirianni era stato addebitato di aver compiuto «una attività idonea a creare concreto pregiudizio all'assolvimento dei doveri generali di riserbo, equilibrio e correttezza» ai quali è tenuto il magistrato. Nel dettaglio, il guardasigilli aveva trovato da ridire sul fatto che la toga «redigeva atti amministrativi per conto di Domenico Lucano, sindaco di Riace sottoposto ad indagini da parte della Procura di Locri».

 

In questo 'cornice', Sirianni «si confrontava costantemente con il Lucano sulle indagini penali in corso, fornendogli consigli e suggerimenti in ordine alla strategia difensiva da attuare da parte del difensore nominato», Inoltre, prosegue la lista degli addebiti, il giudice «forniva suggerimenti in ordine al tenore delle dichiarazioni da rendere in Procura; sviliva la professionalità dei magistrati che stavano svolgendo le indagini; predisponeva comunicati di solidarietà al Lucano da inoltrare alle mailing list di magistrati e si offriva di contattare giornalisti per pubblicizzare la situazione e 'far sentire il fiato sul collo' alla Procura procedente, assumendo in tal modo il ruolo permanente di 'consiliari' del Lucano».