Mentre impazza il caos su richiami e nuove dosi, circa 70mila uomini e 50mila donne sarebbero stati vaccinati nella fascia a rischio: ecco le tabelle con tutti i dati dettagliati
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Era solo qualche mese fa, alcuni lotti erano stati sequestrati e la sicurezza del vaccino era stata messa in discussione. Eppure, dopo alcuni studi, l’Ema e l’Aifa decisero che AstraZeneca era sicuro, che era meglio somministrarlo agli over 60 ma che non ci sarebbero stati limiti o problemi anche nell’immunizzazione di fasce più giovani della popolazione. E dopo gli open day, le campagne di rassicurazione, rischia adesso di saltare tutto.
In Calabria, sono circa 120mila sono le dosi di AstraZeneca somministrate fuori dalle raccomandazioni dell’Aifa, ovvero sotto i sessant’anni: si tratta, nello specifico, di più di 70mila dosi inoculate a uomini e 50mila inoculate a donne, ovvero la categoria che adesso appare più a rischio secondo i pareri di virologi e esperti.
A fornirci i dati aggiornati al 10 giugno sulla vaccinazione è Francesco Branda, 27enne dottorando in ingegneria informatica al DIMES dell’Università della Calabria e ricercatore del laboratorio di cloud computing SCALAB. Sulla sua piattaforma, covida.tk, dall’inizio della campagna di vaccinazione ha raccolto e aggregato i dati riguardanti i vaccini in Calabria.
Caos AstraZeneca in Calabria, ecco tutti i dati
Dalla tabella si capisce come siano stati tanti, tantissimi in Calabria ad avere ricevuto la somministrazione di AstraZeneca fuori dalle raccomandazioni del Comitato Tecnico Scientifico e dell’Aifa. Non era un divieto, è bene precisarlo, ma un consiglio che le massime autorità sanitarie avevano dato alle regioni: proprio grazie alla grande disponibilità di questo siero ed all’implementazione degli hub vaccinali, la Calabria aveva risalito la classifica delle somministrazioni a colpi di open day e campagne di massa.
Alla luce però degli ultimi avvenimenti di cronaca, sono tanti i dubbi e gli interrogativi che restano sulla strategia scelta: basta guardare i numeri per comprendere come l’utilizzo di AstraZeneca sia stato larghissimo fuori dalle classi consigliate. Più di 12mila sono state le dosi somministrate nella classe tra i 20 e i 29 anni e più di 18mila nella fascia tra i 30 e i 39 anni. La forbice si allarga ulteriormente se si passa alla fascia 40-49 anni, con ben 37 mila somministrazioni, fino ad arrivare alle 56 mila somministrazioni della fascia tra i 50 e i 59 anni.
AstraZeneca in Calabria, l’anomalia degli over 60
Quello che immediatamente salta agli occhi è che, dai numeri, proprio la categoria consigliata per la vaccinazione con AstraZeneca è quella che rispetto alle altre ha avuto meno somministrazioni. Sono 29mila le somministrazioni fatte agli uomini nella fascia 60-69 anni, stesso numero più o meno di quelle effettuate alle donne: eppure è proprio in questa fascia, quella degli over 60, che è quella che dovrebbe ricevere in maniera esclusiva e preferenziale il farmaco anglosvedese.
Poche, invece, le somministrazioni nella fascia tra i 70 e i 79 anni, perché comunque coinvolte nella prima parte della campagna di vaccinazione, quando erano disponibili solo Pfizer e Moderna.
Stop ad AstraZeneca: servono 100 mila Pfizer e Moderna in più
Dopo gli ultimi avvenimenti di cronaca, sarà giocoforza necessario cambiare totalmente la campagna vaccinale e la logistica. Tutti quelli che sono sotto i cinquant’anni e hanno fatto una prima dose di AstraZeneca, infatti, dovranno adesso fare come seconda dose un vaccino a mRNA. Eppure in questi mesi la carenza di Pfizer e Moderna è stata lamentata in tutti gli hub di vaccinazione: sono stati tantissimi i casi di utenti che sono stati costretti a rinviare le somministrazioni per la carenza di vaccini.
Questo nuovo intoppo alla campagna di vaccinazione, dunque, apre un interrogativo: quante dosi di Pfizer e Moderna spettano alla Calabria? Riuscirà la struttura commissariale nazionale e di conseguenza la Protezione Civile calabrese a garantire i vaccini che mancano.
Si tratta, infatti, di 100mila vaccini in più (divisi tra Pfizer e Moderna) che dovranno essere inviati in Calabria: un numero molto alto, calcolando i vaccini che arrivano ogni giorno e l’andamento della campagna di vaccinazione. Nella mattinata di oggi 11 giugno, ad esempio, era previsto l’arrivo di 10 mila dosi di vaccino, di cui solo 3200 a mRNA (Moderna), ovvero utili alle esigenze della nuova campagna vaccinale. Servirà a questo punto incrementare le dosi, ma questo problema interesserà tutta Italia: sarà dunque veramente difficile garantire il necessario numero di vaccini per garantire le seconde somministrazioni, soprattutto rispettare i tempi dei richiami.
E già da ora, su social e WhatsApp, tutti si fanno le stesse domande: domani devo fare il richiamo, che vaccino mi faranno?