La Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha chiuso le indagini del procedimento penale denominato "Asta la vista" su un presunto giro di aste giudiziarie truccate. Il pm Santo Melidonia ha fatto notificare l'avviso a 28 persone, mentre per altri 50 ha chiesto al gip l'archiviazione.

Tra le posizioni per cui è stata chiesta l'archiviazione figura il funzionario giudiziario Michele Albanese, in servizio all'ufficio esecuzioni mobiliari ed immobiliari del Tribunale di Lamezia Terme.

«L'estraneità di Michele Albanese ai molteplici fatti oggetto di contestazione e la correttezza dell'operato dell'intero ufficio in cui egli svolgeva le sue funzioni - afferma in una nota l'avvocato Antonella Pagliuso che insieme al collega Aldo Ferraro difende Albanese - era già emersa all'esito del giudizio di riesame, laddove il Tribunale aveva escluso i gravi indizi di colpevolezza nei suoi confronti per 3 dei quattro reati che gli venivano contestati, mentre per il quarto è intervenuta la Corte di Cassazione che, nell'ottobre 2019, ha accolto il ricorso annullando senza rinvio la misura cautelare che residuava nei suoi confronti, perché 'il fatto non sussiste', ordinando l'immediato rientro in servizio del cancelliere».

Analogo esito ha riguardato la posizione di Massimo Durante, anch'egli assistito dall'avvocato Aldo Ferraro, nei cui confronti «il Tribunale del Riesame di Catanzaro - prosegue la nota - aveva annullato integralmente la misura cautelare degli arresti domiciliari che gli era stata applicata, con motivazioni la cui correttezza e la cui irreprensibilità ha oggi indotto l'Ufficio di Procura a chiedere l'archiviazione anche nei suoi confronti».