Cinque persone agli arresti domiciliari e dieci sottoposte all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, altre tre indagate. È il bilancio dell'operazione Swipe della Polizia di Stato che avrebbe fatto emergere diversi casi di assenteismo negli uffici di Gioia Tauro dell'Arsac, l'agenzia regionale per lo sviluppo agricolo della Calabria.

 

Gli indagati

Arresti domiciliari:

  1. Fortunato Crea (classe 1958);
  2. Fortunato Crea (classe 1970);
  3. Domenico Emanuele Crea;
  4. Gesualdo Lofaro;
  5. Vincenzo Cilona.

 

Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria:

  1. Cosimo Alvaro;
  2. Giuseppe Catania;
  3. Domenico Cupelli;
  4. Giovanni Gurrì;
  5. Giuseppe Vitalone;
  6. Livia Viterale;
  7. Luigi De Maria;
  8. Aldo Cannizzaro;
  9. Pasqualino Condello;
  10. Andrea Sorbara.


Uno dei destinatari delle misure è deceduto. Le misure sono state eseguite stamani dagli agenti del commissariato di Gioia Tauro, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, e con il supporto di agenti di diversi commissariati del Reggino oltre che della squadra mobile del capoluogo di provincia e del Reparto prevenzione crimine di Siderno.

Agli indagati sono stati sequestrati 12.000 euro, pari ai soldi percepiti illegittimamente nonostante le assenze ingiustificate dal lavoro. Secondo quanto emerso dalle indagini, effettuate attraverso appostamenti e pedinamenti, oltre che con filmati, gli indagati, a turno, strisciavano il "badge" d'ingresso negli uffici per conto dei colleghi, al fine di attestarne falsamente la presenza sul posto di lavoro. Assenteismo e truffa i reati contestati a vario titolo. 

 

Il questore di Reggio Calabria, Maurizio Vallone, è intervenuto stamani alla conferenza stampa presso il commissariato di Gioia Tauro, insieme al dirigente del Commissariato, Diego Trotta e al suo vice, Andrea Matrella, per illustrare i dettagli dell’operazione. «Questa operazione - ha aggiunto il questore Vallone - è tipica di attività di contrasto ad alcune forme di malcostume, il cosiddetto fenomeno dell’assenteismo, da parte di soggetti appartenenti alla pubblica amministrazione. In questa zona ultimamente ne sono state fatte diverse. Questa volta il commissariato ha operato con attività tecniche insieme alla Procura della Repubblica di Palmi, con il procuratore capo Ottavio Sferlazza che ha operato in persona su questa indagine e il pm Rocco Cosentino, consentendo l’emissione di numerose misure di custodia cautelare che sono state eseguite stamattina».