Asilo degli orrori a Cariati: «Violenze scoperte per caso, servono più controlli»

VIDEO | Il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla è severissimo: «Simili atti non possono essere in alcun modo tollerati. Il legislatore deve assumere una posizione seria sulla sorveglianza di queste strutture»

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di Marco  Lefosse
14 novembre 2019
20:44

Quello di Cariati era un vero e proprio asilo degli orrori, dove gli atteggiamenti di violenza perpetrati dalle due insegnanti finite ieri ai domiciliari, Anna Lettieri e Candida Tucci, erano finalizzati ad un reale scopo punitivo. Un accanimento le cui vittime sono state per lungo tempo bambini di età compresa tra i due ed i cinque anni. Tutto questo è stato accertato e verificato dai carabinieri e dagli inquirenti della Procura della repubblica di Castrovillari. Ed è estato lo stesso procuratore capo Eugenio Facciolla, a lanciare un appello forte alle istituzioni affinché vigilino di più e meglio sulle strutture che accolgono bambini, anziani e le fasce deboli.

«Il legislatore deve imporre la sorveglianza»

«Il legislatore – dice il procuratore Facciollasi deve fare carico di imporre un sistema di sorveglianza all’interno di queste strutture. Perché noi inquirenti queste cose le scopriamo per caso». Ed il magistrato lancia l’allarme: «Chissà quanti casi del genere ci sono ancora in giro; quante strutture di questo tipo operano sui nostri territori e quante persone ci sono che riescono ad avere queste condotte».


«Salivano sulla gamba dei bambini e rimanevano in sospensione»

Modi violenti ed ostili che, come ricordato dallo stesso Facciolla, «possono avere ripercussioni sul piano della crescita e dello sviluppo mentale dei bimbi. In realtà, l’operazione portata avanti dai carabinieri della stazione di Cariati coadiuvati dai militari della Compagnia di Rossano, guidata dal capitano Carlo Alberto Sganzerla, ha portato alla luce la crudeltà con cui venivano compiuti gli atti di violenza inaudita nei confronti di bambini di tenerissima età. E questo aspetto non è sfuggito al Procuratore di Castrovillari: «Atteggiamenti come quello di salire sulla gamba di un bambino di tre anni – precisa Eugenio Facciolla – e rimanere in sospensione proprio a fare male, non possono essere assolutamente tollerati, in alcun modo. Ecco perché il legislatore deve assumere una posizione seria – sottolinea – e che sia durissima nei confronti di queste strutture, che vanno controllate e gestite in un certo modo. Non è possibile assistere più a queste situazioni».

«Strutture che sfuggono ad ogni tipo di controllo»

Ma l’operazione di ieri condotta dalla Procura del Pollino ha portato alla luce anche una falla in quello che dovrebbe essere il sistema della prevenzione. «Purtroppo – aggiunge Facciolla – c’è da chiedersi com’è possibile che ancora oggi, nonostante si faccia tanto parlare di prevenzione e controlli, ci siano queste strutture che sfuggono ad ogni tipo di controllo, necessario per legge».  

 

 

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