CATANZARO "Appalti truccati",  lavori finiti nelle mani di una ditta senza indire un bando pubblico. A trattativa privata. Violando le leggi, affidando diversi lavori sempre alla stessa ditta. "Un giochino" finito nella rete del sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Domenico Guarascio che ha chiesto il rinvio a giudizio a carico di cinque persone. Si tratta del presidente del Consorzio di bonifica Grazioso Manno, Flavio Talarico, direttore generale dello stesso ente, l'imprenditore Francesco Talarico e il primo presidente dei Consorzi di bonifica raggruppati della provincia di Catanzaro Nicotera, per i quali si ipotizzano a vario titolo i reati di abuso di ufficio e corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio. Questo ultimo insieme a Flavio Talarico, avrebbero affidato, secondo le accuse, privatamente , alla ditta di Francesco Talarico , lavori di manutenzione straordinaria relativa a porzione di unità immobiliare sede del Consorzio di bonifica , per l'importo di 647.131,82 euro, la maggior parte della somma destinata ai lavori veri e propri e la rimanente a titolo di oneri inerenti l'attuazione dei piani di sicurezza , procurando intenzionalmente alla ditta Talarico «l'ingiusto vantaggio inerente il corrispettivo per l'esecuzione dei lavori». Grazioso Manno, in qualità di legale rappresentante pro tempore dei Consorzi di Bonifica raggruppati, ci avrebbe messo del suo in questa vicenda per favorire la ditta individuale. Violando la legge, avrebbe favorito l'impresa, garantendole l'appalto, senza indire una gara pubblica, perlavori di manutenzione straordinaria finalizzati alla copertura del fabbricato principale, sede del Consorzio, nonché all'installazione di un impianto fotovoltaico e di completamento di lavori di manutenzione straordinaria, sempre relativa ad una porzione di unità immobiliare sede del Consorzio di bonifica per  un importo di 1.078.000,82.



Secondo le ipotesi di accusa sarebbe stato Flavio Talarico ad omettere l'indizione di una gara pubblica o comunque ad evitare di procedere ad una gara aperta  accettando, la progettazione e l'esecuzione gratuita dei lavori di costruzione di un fabbricato rurale, di sua proprietà che si trova a Carlopoli, come di tutte le altre opere. Compiendo, secondo le ipotesi di accusa, un atto contrario ai doveri di ufficio.