Anticrimine, Rizzi: «Nel 2020 un attacco globale alla ‘ndrangheta»

Il direttore della Polizia criminale: «Si radica in Paesi con legislazioni non attrezzate»

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di Redazione
30 dicembre 2019
13:25
Vittorio Rizzi
Vittorio Rizzi

«La 'ndrangheta si sta stabilendo in diversi Paesi dove trova una legislazione non attrezzata e mercati che offrono grosse possibilità di sviluppo».

Lo ha detto il direttore centrale della Polizia criminale, Vittorio Rizzi, in occasione del bilancio dell'attività del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip).

«Il nostro progetto è sviluppare la consapevolezza della minaccia mafiosa nel mondo - ha aggiunto -. Per il 2020 il nostro obiettivo è lanciare un attacco globale alla ‘ndrangheta».

Sono 61 i latitanti arrestati nel 2019 che appartenevano ad associazioni criminali mafiose, in testa camorra, mafia etnica e a seguire, ‘ndrangheta, cosa nostra e mafie pugliesi: 29 milioni di euro il valore dei beni sequestrati in 12 Paesi.

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