Il Covid non ferma la solidarietà e il desiderio di stare vicino ai bambini costretti a lunghe permanenze in ospedale a causa di patologie che fanno molto più paura del Coronavirus. In prima linea ci sono spesso i clown di corsia, volontari formati ed addestrati ad offrire assistenza psicologica ai piccoli pazienti. Uomini e donne che mettono su un naso rosso, indossano parrucca e vestiti da cartoon, e nel tempo libero fanno visita ai bambini ricoverati nei reparti oncologici ma non solo. Nei loro itinerari di solidarietà, infatti, rientrano anche case di cura, Rsa e scuole. Ovunque, insomma, la loro presenza possa risollevare gli animi e donare un sorriso.


Tra le associazioni di questo tipo che operano anche in Calabria, c’è Vip, acronimo di Viviamo in Positivo. Circa 70 le associazioni Vip sparse su tutto il territorio nazione, federate a Vip Italia Odv, che ne coordina ogni aspetto. Ora una nuova sede provinciale è operativa anche a Vibo Valentia, su iniziativa di due docenti e un operatore informatico, già volontari Vip di Catanzaro: Lucia Pizzonia (presidente, nome d’arte Gabbateju), Salvatore Di Mase, alias Bricconcello (vice presidente) e Alessandro Perri (Robespierre).

 


«L’associazione – spiega Pizzonia – opera rigorosamente a titolo gratuito, con il solo obiettivo di offrire un po’ di serenità e spensieratezza, soprattutto ai più piccoli. Ma non basta l’impegno, occorre anche una formazione specifica e rigorosa per poter svolgere questo tipo di attività. Il resto è allenamento e capacità di coinvolgimento dei pazienti, e per questo ci vuole soprattutto cuore».


Proprio per conseguire gli obiettivi formativi, dal 16 al 18 ottobre, Vip Vibo ha tenuto un corso nella Tonnara di Pizzo con 14 nuovi clown, pronti a fare la propria parte. «Incontrare e istruire chi vuole fare questo tipo di volontariato - continua Pizzonia - è sempre entusiasmante, perché si istaura subito una grande sintonia con persone che hanno come unico obiettivo quello di alleviare le sofferenze dei bambini e delle persone più indifese, come gli anziani. Ringraziamo il Comune di Pizzo per averci messo a disposizione i locali della Tonnara, e Giò Puglisi che gestisce in quel luogo il laboratorio di inclusione sociale Experience house».