Mentre la Calabria è in zona arancione per Acri è iniziata la terza settimana in zona rossa. L’alta incidenza dei casi positivi registrati negli ultimi sette giorni, infatti, ha portato alla proroga dell’ordinanza regionale del presidente ff della Regione Calabria, Nino Spirlì. Gli ulteriori giorni di restrizioni imposti hanno portato una delegazione di commercianti a formare in poche ore un comitato spontaneo per scendere questa mattina in piazza, a protestare simbolicamente e pacificamente contro la zona rossa ma soprattutto per chiedere alle istituzioni di far fronte alle chiusure e dunque alla difficile situazione economica attraverso i ristori.

«Dopo tante peripezie e incomprensioni varie siamo riusciti nel nostro intento – scrivono in una nota i rappresentanti del comitato “#ioaproAcri” – questa manifestazione ci ha permesso di esprimere il nostro disappunto per la proroga della zona rossa. Stiamo vivendo un disaggio assoluto e siamo in piazza per chiedere i ristori che si possano consentire di poter portare avanti le nostre attività, evitando la chiusura definitiva e dare da mangiare alle nostre famiglie. Siamo allo stremo».

Anche il sindaco a manifestare

Nella centralissima piazza Purgatorio a pochi passi dal municipio, insieme ai manifestanti era presente anche il sindaco Pino Capalbo: «La mia presenza al fianco dei commercianti è finalizzata a dimostrare loro la mia vicinanza e solidarietà. La zona rossa ha permesso di affrontare una situazione emergenziale abbastanza preoccupante ma in questa situazione molte categorie di commerciali sono costrette a rimanere chiuse e dunque hanno bisogno del supporto delle istituzioni». Ed ancora: «Ho avuto un colloquio telefonico con il presidente Spirlì per chiedere il supporto della regione verso le categorie duramente colpite da queste chiusure. Scriverò anche al ministro all’economia ed al presidente del consiglio Draghi». Infine: «Il nostro tessuto economico si basa sostanzialmente sulle piccole imprese e sugli artigiani ed è necessario che il governo centrale assuma impegni precisi tenendo conto delle realtà come la nostra»