È iniziata con un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del naufragio di stamane nel Crotonese la manifestazione promossa a Riace da comitati e attivisti a sostegno di Mimmo Lucano, l’ex sindaco condannato a 13 anni di reclusione per illeciti sulla gestione dei progetti di accoglienza ai migranti nel piccolo borgo del reggino.

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Sulla sua vicenda giudiziaria l’ex primo cittadino non azzarda previsioni in vista della sentenza di Appello. «Se ho sbagliato è giusto che paghi – ha osservato Lucano -. Non nutro sentimenti di vendetta e nessun rancore verso chi mi ha condannato. Sono pronto ad affrontare tutto quello che capiterà. Sicuramente su questa storia ci sono tante ombre, in un periodo in cui l’immigrazione è stata materia nuova con le sue norme repressive».

A manifestare nella piazza del villaggio globale anche Cgil, Anpi e l’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «Sostengo Mimmo da sempre e conosco Riace prima di Lucano quando qui c’era il deserto – ha detto l’ex sindaco partenopeo -. Lui non ha mai avuto dubbi ad aprire all’accoglienza. E mentre tutto questo accadeva, c’era una legge dello Stato che contribuiva a far morire le persone in mare. Tra giustizia, Costituzione e umanità io scelgo Mimmo nella speranza che la magistratura riveda la sentenza di primo grado».

Per il segretario metropolitano della Cgil Gregorio Pititto «il sindacato non può non schierarsi a fianco di Lucano per tutto quello che ha fatto e per l’idea che ha lanciato nel mondo intero. Dal suo lavoro e dalla sua umanità nascono quel sentimento di fratellanza e la grande solidarietà a sostegno di un uomo che ha saputo costruire un modello nuovo di accoglienza, il “modello Riace”. Ribadiamo a gran voce da un lato la nostra vicinanza a Mimmo Lucano, dall’altro la nostra fiducia nel lavoro della magistratura».