Melito Porto Salvo e l'Area Grecanica hanno abbracciato per l'ultima volta Domenico Orlando. Una folla attonita, silenziosa e triste ha seguito il feretro sino alla Chiesa di San Giuseppe, dove si sono svolte le esequie del giovane motociclista scomparso a 26 anni, ennesima tragica vittima di una Statale 106 che, con violenza, sta strappando troppi figli e troppe figlie a una terra che di giovani belli d'animo, come Domenico, non è mai sazia.

L'ultimo saluto

Gli amici, che non hanno lasciato sole le spoglie mortali di Domenico nemmeno per un secondo, lo hanno accompagnato portandolo in spalla per un tratto verso la chiesa, per il suo ultimo addio. Melito, dal giorno della sua scomparsa, si è fermata: eventi e festival annullati, i lidi e le discoteche, nel weekend, non hanno suonato musica in segno di lutto e rispetto per il giovane che, a Melito e nei paesi limitrofi, era tanto amato.

Fin dai giorni precedenti alle esequie, la casa di Domenico è stata un continuo via vai di persone, amici e conoscenti che hanno voluto dimostrare la loro vicinanza alla famiglia. Nonostante la salma fosse inizialmente nella camera mortuaria a Reggio Calabria, in tantissimi sono giunti per rendere omaggio a Domenico, con un afflusso di persone che non si è fermato neanche di notte, stringendosi al padre e a tutti i suoi familiari, piegati dal peso di un dolore straziante.

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Il dolore della famiglia

«In questo momento così straziante – dichiara la famiglia Orlando – abbiamo ricevuto tantissime attestazioni di affetto. Abbiamo sentito il calore di amici, conoscenti, di tutta la comunità. Vorremmo perciò ringraziare tutti per avere condiviso con noi questo momento di dolore. Grazie anche agli Amici di Dodò, compagni di viaggio e piccoli grandi eroi nel farsi carico con compostezza e maturità di questa tragedia».

Durante la cerimonia, don Gaetano ha scelto un tono composto, evitando enfasi eccessive, cercando piuttosto di infondere speranza e fede nei cuori dei presenti, un modo per aiutare i familiari a trovare la forza di affrontare un dolore così grande.

Uno dei momenti più toccanti delle esequie, seguite non solo da una chiesa gremita in ogni angolo ma anche dalla piazza antistante, è stato la lettura di una lettera da parte degli amici di Domenico. In quelle parole, hanno espresso la loro gratitudine per aver potuto condividere, anche se per un tempo troppo breve, un percorso di vita con lui. Hanno scritto di essere onorati di averlo avuto come amico e di aver potuto accompagnarlo fino al suo ultimo viaggio. Le loro parole si sono concluse con un messaggio pieno d’amore: «Ti abbiamo voluto accompagnare fino alla fine e resterai per sempre nei nostri cuori».

Palloncini bianchi in cielo

Al termine della cerimonia, in un gesto simbolico e struggente, l'ultimo addio a Domenico ha visto liberare delle colombe e dei palloncini bianchi, assieme alle lettere che compongono l'abbreviativo del suo nome. Un’iniziativa pensata dai suoi amici, un ultimo omaggio per un ragazzo che ha lasciato un vuoto incolmabile. Amici per sempre, oltre la morte, oltre il tempo. Amici che hanno deciso di non fermarsi a questo semplice e bellissimo gesto, ma di fare qualcosa di più: dalla morte prematura di mamma Anna, Domenico voleva impegnarsi nel donare in favore della ricerca sul cancro. Così, gli amici, in poche ore, con il supporto e il sostegno della comunità, hanno raccolto oltre cinquemila euro che saranno devoluti all'Airc. La raccolta fondi è ancora aperta, e rimarrà attiva fino al giorno in cui sarà celebrata la messa degli otto giorni. L'obiettivo degli amici sarà quello di toccare la soglia delle 10 mila euro.

Dodò non sarà mai dimenticato, e vivrà nei cuori e nei gesti di bellezza e di speranza dei suoi amici per sempre, e della sua famiglia su cui, adesso, veglierà come un angelo splendente. Con tutto l'amore di un'anima buona che verrà ricordata per sempre.