È stata celebrata anche a Catanzaro la festa della Liberazione d'Italia, la ricorrenza del 25 aprile pure quest'anno vissuta all'insegna dell'emergenza. La guerra alle porte dell'Europa fa capolino nel corso delle celebrazioni in ricordo della liberazione dal nazifascismo, presupposto per porre le basi della democrazia e della pace. 

«Oggi noi celebriamo il 77esimo anniversario della Liberazione che ci rievoca alla memoria due valori fondamentali: liberazione e resistenza», ha dichiarato il prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta. «Valori che hanno ancora più valenza in questo momento storico che stiamo tutti vivendo con drammaticità per la gravità della situazione determinatasi in Ucraina. Quindi ancora una volta ribadiamo l'importanza e l'universalità dei valori della democrazia, della libertà e della dignità delle persone che ancora oggi celebriamo rievocando un momento storico, quello della Resistenza che portò alla liberazione grazie anche dei 250mila uomini e donne che lottarono per la libertà, oltre le ideologie; in un afflato che deve unire tutti».

Nel corso della mattina il prefetto e il comandante della Legione Carabinieri Calabria, Pietro Salsano, hanno deposto una corona di alloro ai piedi del monumento dei caduti: «Per noi oggi è una giornata importante perché ricordiamo quel che è avvenuto nemmeno tanto tempo fa e spero che sia un momento in cui prevale l'unità nazionale».

Sul conflitto in Ucraina, infine, il prefetto di Catanzaro ha richiamato le parole del Papa, rivolgendo un appello per la pace: «La guerra non è mai un bene - ha dichiarato il prefetto - come ha detto il Papa sia per vincitori che per i vinti. Il Papa ha fatto più volte un forte appello alla pace, un appello che facciamo tutti noi anche come cittadini».