Occhiuto indagato a Roma: «Ho chiesto al pm di essere interrogato»

L'avviso di conclusione delle indagini notificato nello scorso mese di maggio. Il sindaco di Cosenza pensa ad una strumentalizzazione politica: «Notizia diffusa con tempistica sospetta»

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di Salvatore Bruno
9 ottobre 2018
12:36
Procura di Roma
Procura di Roma

La bomba mediatica è scoppiata nelle ultime ore, ma l’avviso di conclusione delle indagini il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, lo aveva ricevuto già da qualche tempo, dal mese di maggio per l’esattezza. La Procura di Roma gli contesta l’appartenenza ad un’associazione per delinquere finalizzata, tra l’altro, alla turbativa d’asta e alla corruzione, al cui vertice, secondo la tesi dell’accusa, ci sarebbe l’ex ministro dell’ambiente Corrado Clini. L’indagine, nelle mani del pm Alberto Galanti, va avanti da circa sei anni e coinvolge complessivamente 31 persone, tra cui anche Martina Hauser, compagna di Clini ed ex assessore di Palazzo dei Bruzi, oltre a sei società. In particolare, per quanto riguarda Occhiuto, l’inchiesta è focalizzata sui molteplici incarichi svolti dall’architetto in Cina, anche nell’ambito di programmi di cooperazione internazionale. Incarichi che sarebbero stati poi ricambiati attraverso la nomina di Martina Hauser nella giunta comunale di Cosenza.

Occhiuto ha chiesto di essere interrogato

L’avvocato Nicola Carratelli, legale di fiducia del sindaco, ha già depositato una corposa memoria difensiva. Mario Occhiuto inoltre, ha chiesto di essere interrogato, pertanto il Pubblico Ministero, prima di depositare una eventuale richiesta di rinvio a giudizio, dovrà necessariamente acquisirne la deposizione per non incorrere nella nullità del provvedimento. Occhiuto intende dimostrare di avere intessuto rapporti con il governo cinese molto prima di incontrare Corrado Clini, soprattutto in virtù della sua amicizia con il sinologo internazionale Francesco Sisci, originario di Villapiana. Inoltre, sostiene Occhiuto, tutti i lavori svolti nel grande paese asiatico sono stati commissionati direttamente dal governo cinese, come testimoniato dagli importi fatturati e dai pagamenti ricevuti con sistemi ampiamente tracciabili. Al contrario, non risulta alcun rapporto professionale tra Mario Occhiuto ed il Ministero dell’Ambiente.


 

Il ruolo di Martina Hauser

Per quanto concerne la nomina ad assessore di Martina Hauser, Mario Occhiuto sostiene di averla chiamata a far parte della giunta per le sue competenze. Peraltro la Hauser ha ricoperto l’incarico quasi gratis, dovendo sostenere sia le spese per l’affitto di un’abitazione a Cosenza, sia quelle dei continui spostamenti a Roma. Dalle intercettazioni contenute negli atti del fascicolo, inoltre, emergerebbe tutta l’insofferenza di Corrado Clini per quel ruolo amministrativo che costringeva spesso la Hauser ad allontanarsi dalla Capitale. L’assessore ha poi rassegnato le dimissioni nel 2014 proprio in seguito al suo coinvolgimento nell’inchiesta.

Il sospetto della strumentalizzazione politica

Secondo Occhiuto la tempistica con la quale la notizia è stata diffusa non lascia dubbi: si tratterebbe di una strumentalizzazione politica da ricondurre alla volontà del sindaco di Cosenza di candidarsi alla presidenza della Regione. «Qualcuno - afferma in un post sui social – è andato a scovare, per poi diffondere, una notizia vecchia di diversi mesi pensando di farmi un danno in questo momento particolare. Ogni tanto tirano fuori questa storia. Sono fiducioso perché tranquillo del mio operato, e rispettoso del lavoro dei magistrati. Supereremo anche questa».

 

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Giornalista
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