Nella giornata del 25 aprile, Cosenza celebra la figura di Paolo Cappello, tra le più illustri dell’antifascismo calabrese, assassinato il 21 settembre del 1924. Nel centenario del martirio una targa è stata collocata nel rione della Massa, per iniziativa dei cittadini coordinati dal Comitato spontaneo Piazza Spirito Santo, dove il muratore socialista cadde vittima delle camicie nere. L’appuntamento, introdotto dal presidente del comitato stesso, Giannino Dodaro e dall’attivista Simone Canino, ha registrato la partecipazione del sindaco Franz Caruso, del presidente della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi Mimmo Frammartino, dello storico Luigi Bilotto, di Mario Gelsomino, discendente di Paolo Cappello.

Tributo doveroso

«Un doveroso tributo – ha commentato Franz Caruso – nei confronti di chi con la vita ha pagato l’opposizione ferma al regime fascista. Grazie al suo sacrificio ed a quello dei tanti Paolo Cappello che si sono succeduti nel corso del ventennio, abbiamo conquistato la libertà e la democrazia. Ma la libertà e la democrazia si deve conquistare ogni giorno. E dobbiamo mantenere sempre vivo il ricordo di queste persone per evitare che si possano ripetere gli errori del passato. Anzi, gli orrori del passato».

L'omaggio del prefetto

La Festa della Liberazione in riva al Crati è stata densa di appuntamenti. Il prefetto Vittoria Ciaramella ha reso omaggio al monumento ai caduti di Piazza della Vittoria nella cerimonia di Stato, alla presenza delle massime autorità civili e militari. La rappresentante di governo, accompagnata dal comandante provinciale dei carabinieri Agatino Saverio Spoto, è stata salutata da una formazione interforze di polizia, carabinieri, guardia di finanza, esercito con i bersaglieri del primo reggimento, marina militare della capitaneria di porto di Corigliano Rossano, aeronautica militare del distaccamento di Montescuro, polizia penitenziaria, corpi civili dello Stato e ancora, unità dei vigili del fuoco, della Croce Rossa Italiana e del Corpo Volontarie. Corale la partecipazione delle associazioni combattentistiche d’Arma con i loro vessilli, del Comune e della Provincia di Cosenza con i rispettivi gonfaloni.

Baluardo di resistenza

Contestualmente si è svolta una terza significativa iniziativa promossa dall’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani, alla quale hanno aderito Libera, la Cgil e numerose rappresentanze dell’associazionismo e della società civile. In corteo da Palazzo dei Bruzi hanno raggiunto Largo dei Partigiani dove è stata deposta una corona di fiori. Presenti tra gli altri, la deputata Anna Laura Orrico e il vicepresidente del consiglio regionale Franco Iacucci con gli esponenti Pd Maria Lucanto e Salvatore Giorno. «Ripromettere ai partigiani di allora ma soprattutto a noi stessi che resteremo nel tempo un baluardo di resistenza è una necessità – ha affermato Carlo Antonante, presidente del circolo Anpi città di Cosenza – Come già detto da qualcuno prima di me, questa giornata non è divisiva. È divisiva solo per chi è fascista. Al contrario, penso che questo sia un periodo fertile, basta guardarsi intorno: la partecipazione è nutrita con oltre quaranta sigle differenti e tanti liberi cittadini. Un’affluenza così non si vedeva da tempo. Evidentemente c’è una rinnovata sensibilità rispetto a certi temi, una sorta di risveglio testimoniata dai numeri. Siamo molto contenti».