Non c’è stato ancora il chiarimento tra i quattro consiglieri regionali (Nicolò, Graziano, Morrone e Salerno) che avevano chiesto il commissariamento del partito e la coordinatrice regionale Jole Santelli e anche nelle città chiamate al voto per il rinnovo dei Consigli comunali sta salendo la tensione.


A Cosenza, ad esempio, si allarga la cerchia dei forzisti che storcono il naso davanti alla paventata intenzione del sindaco uscente Mario Occhiuto di non usare il simbolo di Forza Italia. Una scelta che sembrerebbe a molti azzardata e controproducente, oltre che lesiva per l’immagine del partito e per lo stesso coordinamento regionale all’interno del quale siede anche il fratello di Mario, Roberto.


Tra i più imbufaliti ci sarebbe il presidente della Commissione speciale di vigilanza a palazzo Campanella, Ennio Morrone. Quest’ultimo infatti ammonisce sul mancato uso del simbolo e aspetta risposte in ordine alla sua proposta già formulata a Occhiuto e cioè un tandem tra il sindaco uscente e il presidente del Consiglio comunale Luca Morrone, figlio di Ennio, nella qualità di futuro vicesindaco. Una richiesta che, fino al momento, non ha avuto risposta. Insomma sul territorio cosentino potrebbe aprirsi un pericoloso e nuovo fronte di scontro tra la coalizione che dovrebbe riportare Occhiuto alla vittoria. Morrone, infatti, non avrebbe fatto mistero di comunicare che in caso di mancato uso del simbolo (e anche di non recepimento della sua richiesta) potrebbe considerarsi con le mani libere. Cosa che già sta facendo il gruppo politico dei Gentile che vede la Santelli e gli Occhiuto come il fumo agli occhi. I Gentile inoltre sono sempre più vicini al Pd con Tonino che scalpita per diventare sottosegretario in occasione del prossimo rimpasto e non avrebbe alcun problema a concedere il proprio appoggio a Lucio Presta, uomo vicinissimo a Renzi sul quale starebbe convergendo anche il gruppo Pd che fa capo ad Oliverio e Adamo. Proseguendo così, insomma, la strada che porta alla rielezione potrebbe complicarsi parecchio per Mario Occhiuto.


Lo scenario non cambia a Crotone dove si è lontani dalla sintesi su un solo nome. Pacenza, Zurlo, Stasi tra i nomi che continuano a circolare. Ma i rapporti complicati tra l’ex consigliere regionale Pacenza e il coordinamento regionale stanno ulteriormente lacerando la coalizione. L’unico vantaggio, al momento, è che anche il centrosinistra sta accumulando ritardi nella individuazione del successore di Vallone che, dopo il secondo mandato, non è più ricandidabile. E’ ovvio, però, che bisognerà presto tracciare una rotta dentro Fi prima che evaporino altre fette di consenso o si possano registrare ulteriori defezioni.


Riccardo Tripepi