Il dibattito prende quota anche se con l'anno scolastico alle porte - in Calabria il 16 settembre - sarà difficile variarlo subito. Sta di fatto che i cambiamenti climatici hanno suggerito ad alcune associazioni nazionali di chiedere il rinvio della prima campanella almeno di due settimane, al primo di ottobre, come una volta. A Marina di Catanzaro dove il caldo morde ancora feroce - ma siamo in pieno agosto - le opinioni sono praticamente unanimi.

La voce dei librai

«Per noi sarebbe un vantaggio - afferma Aldo Doria, libraio -  anche perché le case editrici non sono neanche pronte con la stampa di molti libri nuovi e per noi è un grosso svantaggio perché un cliente deve ritornare due volte. Specie per le prime medie e le prime liceali. Personalmente al di là del lavoro che faccio penso che sia molto meglio fare iniziale le scuole ad ottobre, anche perché fa veramente caldo andare al 15 settembre in una scuola non climatizzata».

Genitori discordi

«Io da insegnante anche sono d'accordo. - fa una signora in auto appena uscita dalla segreteria di un istituto superiore per l'iscrizione della figlia - È vero, c'è il problema dell'affido dei bambini, una cosa da risolvere per due settimane. Certo se le scuole fossero dotate di condizionatori d'aria si starebbe molto meglio, perché le assicuro che le scuole non hanno questi impianti».

«Anche io sono d'accordo per rinviare l'apertura - afferma una giovane mamma alle prese con l'acquisto dei libri - Sì, perché fa troppo caldo e niente, i ragazzi non si concentrano. C'è il pro ed l contro in tutte le cose, però secondo me è una buona idea da realizzare». Un'altra signora, più timida, non argomenta ma si dice contraria all'ipotesi. 

Scuole calde

Ci spostiamo presso il liceo Scientifico Fermi. Qui la seconda collaboratrice della dirigente scolastica afferma che «oggi è una proposta condivisibile per le condizioni climatiche generali. La nostra scuola tuttavia - dice Simona Fregola - si è già attivata ed è pronta con i condizionatori nelle aree comuni mentre le aule ovviamente non ne sono dotate. Il caldo è un disagio per tutti ma confidiamo nei fondi del Pnrr. Noi ci siamo già attivando, no siamo già pronti, abbiamo i condizionatori, ma chiaramente in quelle che sono le aree comuni, ma chiaramente le Aule purtroppo non sono dotate di condizionatori. Confidiamo però nella misura 4 dei fondi Pnrr che consentono alle scuole di potenziare e migliorare le proprie strutture».