Terzo e ultimo giorno del meeting internazionale Sud e Futuri (R)innoviamo il Mezzogiorno, promosso dalla fondazione Magna Grecia nella cornice del castello Ruffo di Scilla. Capitale umano e Pnrr, investimenti sulle persone, risorse e progetti per la ripartenza sono stati al centro delle due sessioni di lavoro mattutine moderate dal giornalista, saggista e storico Paolo Mieli.

Le storie, le persone al centro di Sud e futuri

In apertura dei lavori, l’intervento di Antonella Polimeni, medico di padre calabrese e madre romagnola, legata alla Calabria dove per anni ha trascorso le vacanze e dove riconosce le sue radici. Prima rettrice della storia Università La Sapienza di Roma e prima guida dell’Ateneo, eletta al primo turno negli ultimi trent’anni. «L’Università non è solo il luogo in cui si trasmettono i saperi ma è anche il luogo in cui si formano le persone, dimensione che va preservata anche se faremo tesoro dell’esperienza che il Covid ha imposto, incidendo profondamente sulla didattica. Con riferimento al Pnrr, in questo momento così delicato per il Paese, credo vada colta l’opportunità di riflettere sul sistema e di incidere sui punti più stategici come le collaborazioni con le imprese, alle quali lo stesso sistema universitario guarda con attenzione, e lo snellimento delle procedure», ha sottolineato la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni.

Nel parterre di ospiti anche un’altra donna il cui successo è pieno di valore, Anna Barbaro campionessa paralimpica nel Triathlon, medaglia d’Argento a Tokyo. «Per noi atleti con un sogno olimpico la pandemia ha rappresentato una sfida ulteriore. Per noi non ci sono state, infatti, zone bianche. Dietro questa medaglia ci sono la mia famiglia, il mio compagno e il mio allenatore e tutto lo straordinario sostegno che ho ricevuto dalla gente comune. Il calore che mi hanno trasmesso è stata la cosa più bella in assoluto per me», ha raccontato la campionessa paralimpica, Anna Barbaro.

Con riferimento ad entrambe le testimonianze Paolo Mieli, ha inteso valorizzare le esperienze delle due donne, ponendo l’accento sull’importanza delle relazioni familiari e dell’inedito ruolo di sostegno degli uomini a donne che con lavoro, impegno e sacrificio, hanno raggiunto risultati straordinari.

Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza

Tornato, poi, al centro del dibattito il piano nazionale di Ripresa e Resilienza con l’intervento del presidente Svimez, Adriano Giannola. «Dobbiamo intenderci sui tempi della ripartenza. Riprendere per ritornare a prima della pandemia, sarebbe un approccio fallimentare. Se pensiamo di far correre prima Milano, tanto poi anche Napoli ne trarrà beneficio, replicheremmo un approccio suicida che è arrivato il momento di abbandonare. Nel maggio scorso abbiamo presentato al presidente Mattarella un documento strategico in cui abbiamo posto l’accento sulla necessità di riequilibrare il Paese facendo del Sud un motore. In un paese spaccato, come è oggi il nostro, necessari saranno i porti del Mezzogiorno e i collegamenti per uscire dall’impasse e ripartire nel modo giusto», ha rimarcato il presidente Svimez, Adriano Giannola.

Entopan, innovazione e futuro in Calabria

Spazio anche per l’esperienza positiva targata Entopan, punto di riferimento per imprese, start-up, comunità e territori nelle sfide della transizione digitale, ambientale e socio-economica.

Significativo il progetto dell'Harmonic Innovation Hub che ospiterà a Catanzaro, in oltre 20 mila metri quadri, 50 grandi player nazionali e internazionali, 100 tra start-up innovative, spin-off universitari e PMI, 200 ricercatori, innovation manager e 40 centri di competenza, espressione di aree geografiche equamente distribuite dentro e fuori il Mediterraneo.

«Venti anni fa, ero all’ultimo anno di università, quando in pigiama nella mia casa a Lamezia, pensai per la prima volta ad una realtà che si ponesse come centro competenza, con un approccio multidisciplinare all’innovazione. La sfida abbracciata è importante e rispetto ad essa abbiamo compiuto la scelta decisiva di non ricorrere alla finanza pubblica, i cui tempi non collimano con chi voglia fare innovazione, e di intercettare altri investimenti nel segno di un capitalismo generativo e di un’dea di impresa creativa», ha spiegato Francesco Cicione, presidente Entopan.

Risorse e progetti per far ripartire il Sud

Su risorse e progetti per la ripartenza parola al ragioniere generale dello Stato Biagio Mazzotta, in collegamento, sollecitato da Paolo Mieli sul «parallelismo tra Piano Marshall e Piano nazionale di Ripresa e Resilienza e sulla sensazione che ancora una volta il Nord correrà più velocemente del Sud». 

«Manca una progettazione adeguata. I progetti presentati al Sud ci sono, anche se l’ammissibilità è dell’ 80%, ma il punto davvero critico è rappresentato dai tempi legati alla preparazione dei bandi e agli affidamenti dei lavori. Il Nord è più spedito e organizzato, con tempi maggiormente performanti. Ci sono certamente mancanze amministrative e di personale. Sul fronte del pagamento rispetto all’assegnazione delle risorse, inoltre, il Sud è più lento con in media 250 giorni rispetto ai 150 giorni al Nord», ha messo in luce il ragioniere generale dello Stato, Biagio Mazzotta.

I gap strutturale e infrastrutturale

Il Sud, per altro, parte già con un gap strutturale e infrastrutturale. 

«Tra il 2000 e il 2017, secondo i parametri di spesa ordinaria analizzati da Eurispes, al Sud vi è stata un’assenza di spesa pubblica di 840 miliardi di euro. Nel 2019, in situazione pre covid qundi, al Nord il reddito pro capite si aggirava sui 40 mila euro mentre al Sud sui 17 mila. E ancora, gli investimenti per opere pubbliche al nord sono stati del 65% e al Sud del -5%. In siffatta situazione l’unica visione possibile è quella euromediterranea. Dunque è necessario ribaltare il ragionamento che finora ha posto al Nord la forza motrice, poichè dobbiamo estendere il nostro sguardo all’Africa e valorizzare opere strategiche di collegamento. Serve assunzione di responsabilità», ha spiegato Francesca Moraci docente, urbanista, già membro cda gruppo FS.

«Tra le questioni prioritarie resta quella del tempo. Solo quattro anni per spendere ingenti risorse. Il primo banco di prova è imminente. Dopo la presentazione, incombono adesso la realizzazione e la messa in opera. Quella del Pnrr è una occasione che non possiamo perdere», ha spiegato Fabrizio Frullani giornalista Tg2.

La scommessa dei borghi e delle aree interne

«La post pandemia ha reso ancora più evidente la necessità di infrastrutturare anche le aree interne e i borghi, da non attenzionare solo nell’ottica turistica. Queste aree colpite dallo spopolamento, non solo in Calabria, sono molto presenti nel Pnrr laddove lo smart working ha generato un ritorno che però deve fare i conti con collegamenti e servizi inadeguati. Da qui la grande opportunità», ha spiegato Giorgio Spaziani Testa, presidente Confedilizia.

Il programma di Sud e futuri

Di occupazione, giovani, donne e previdenza, Smart working e south working e di democrazia che parte dalla Magna Grecia si parlerà nelle sessioni pomeridiane di questo ultimo giorno di lavori, con Ernesto D’Amato ceo Radar Academy, Cesare Damiano già ministro del Lavoro, cda Inail, Marialuisa Gnecchi vice presidente Inps, Filippo Ribisi vice presidente Confartigianato Imprese, Renato Mason direttore Cgia Mestre, Francesco Rotondi giuslavorista e managing partner Lablaw, Stefano Scabbio ad Manpower group Italia, Ivano Spallanzani presidente Assimpresa spa, Gianfranco Verzaro comitato direttivo Assoprevidenza, Francesco Rotondi giuslavorista e managing partner Lablaw, Matilde Marandola presidente Aidp nazionale, Elena Militello presidente South working, Stefano Cianciotta presidente Abruzzo sviluppo, Anna Maria Testa direttore Risorse umane Zte Italia, Gianpiero Tufilli direttore Risorse Umane Thales Italia, Antonio Baldassarre presidente emerito Corte Costituzionale, Gabriele Checchia già ambasciatore d’Italia presso l’Ocse a Parigi e la Nato a Bruxelles, Arthur Gajarsa giudice corte d‘appello federale Usa, Valeria Giannotta direttore scientifico osservatorio Turchia e membro del Centro studi di Politica Internazionale, Panagiotis Roumeliotis economista, già ministro Economia in Grecia.