«Prioritario mettere in sicurezza la ss 107». Lo sostengono Simone Celebre e Umberto Calabrone, segretari, rispettivamente, di Fillea Cgil Calabria e segretario generale della Cgil di Cosenza. In particolare, i due sindacalisti affermano: «La statale 107 silana crotonese continua a mietere vittime innocenti. L’asfalto di questa arteria, tra le più importanti della nostra Regione, continua a bagnarsi di sangue umano. L’ennesimo incidente mortale avvenuto solo qualche giorno fa e che è costato la vita a un giovane centauro ventisettenne di San Giovanni in Fiore non può lasciarci più indifferenti, soprattutto non può lasciare incuranti né le autorità né gli enti che, in qualche modo, vi hanno competenza, ma soprattutto non può lasciare impassibile la politica».

I pericoli lungo la strada silana crotonese

«Oramai la 107 silana crotonese - scrivono - arteria fondamentale sempre più trafficata e di grande valenza strategica per l’intera Calabria, soprattutto perché agevola i collegamenti tra le province di Cosenza e Crotone e tra l’Altopiano Silano e il Medio-Alto Tirreno cosentino, al pari della S.S.106 jonica, viene definita, purtroppo, come “la strada della morte”, date le innumerevoli volte che si è bagnata di sangue ed è stata teatro di vere e proprie “stragi” come quella verificatasi la vigilia di Natale del 2011 quando, a causa di un incidente stradale, persero la vita 5 giovani».

La statale 107 silana crotonese, continuano i due sindacalisti, «nonostante sia stata e sia tuttora teatro di incidenti stradali con feriti e, purtroppo, anche con morti (qualche anno fa - ricordano - in uno studio fatto dall’Aci e dall’Istat veniva posta alla settima posizione nell’elenco delle dieci strade più pericolose d’Italia per densità e gravità degli incidenti stradali), continua a essere una strada mancante, in ampi tratti, dei più elementari parametri di sicurezza. Metterla in sicurezza, come da anni stanno chiedendo, senza trovare ascolto, le migliaia di automobilisti che quotidianamente sono “costretti” a percorrerla e quindi a mettere a repentaglio la propria vita, è inderogabile».

I sindacati: «La statale 107 è una priorità»

 La messa in sicurezza della statale 107, secondo la Cgil, «è una delle tante vere priorità infrastrutturali calabresi, come l’ammodernamento e la messa in sicurezza dell’intera 106 o dell’A2, detta anche Autostrada del Mediterraneo. Non c’è più tempo da perdere se si vuole evitare che altri innocenti perdano la vita o che altre famiglie vengano distrutte da lutti causati da incidenti stradali. È arrivato il momento - concludono - che la Politica regionale e provinciale, invece di andare dietro a chimere e/o a interventi che hanno una scarsa priorità, si attivino nel chiedere a chi di competenza che vengano predisposti interventi urgenti straordinari per rendere la statale 107 silana crotonese più sicura e, soprattutto, al passo con i tempi».