Il caso della giovane mamma di Prato tragicamente deceduta in azienda ha scosso il Paese. Ilaria Colombaro ha voluto omaggiarla completando il percorso accademico con un focus sulla sicurezza nei posti di lavoro
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La morte di Luana D’Orazio, la ventenne di Prato morta sul lavoro nell’azienda in cui lavorava, è stata al centro della tesi di laurea di Ilaria Colombaro, cugina della vittima, che nei giorni scorsi ha completato il suo percorso di studi all’Università della Calabria, basando il suo lavoro accademico proprio sulla sicurezza sul posto di lavoro, infortuni e morti bianche. Una vicenda, quella di Luana D’Orazio, che ha aveva profondamente scosso l’Italia.
Ilaria Colombaro, originaria di Strongoli, come riporta la pagina Facebook “Cosenza 2.0”, è stata “incoronata” proprio dalla mamma di Luana D’Orazio. «È stato emozionante che mia zia abbia fatto questo gesto. La storia di Luana ha toccato tutto il Paese ed è giusto che anche a livello universitario si diffonda la cultura della sicurezza».
Luana e Ilaria avevano un rapporto molto stretto. «Ci sentivamo quasi tutti i giorni, prendevo spesso il pullman, il treno, l’aereo per andare a trovarla. L’ho anche cresimata» aggiunge la neo laureata. «Luana è deceduta a causa della manomissione di un orditoio, il macchinario sul quale lavorava e che serve per comporre i tessuti. Quel giorno è stata agganciata dai vestiti da una staffa lunga e sporgente, non conforme all’originale ed è stata inghiottita in questo abbraccio mortale». Ilaria ha conseguito la laurea con 104 voti su 110. «La sicurezza nei posti di lavoro si consegue investendo soldi. Si deve lavorare per vivere e non per morire».