La docente e attivista politica è scomparsa nell'agosto del 2023 dopo una lunga malattia. Ieri amici ed ex colleghi si sono riuniti nell'aula magna del liceo Metastasio per rendere omaggio alla sua memoria. C'era anche il marito, Francesco Silvestri
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La comunità scolastica dell'alto Tirreno cosentino si è riunita ieri pomeriggio a Scalea, nell'aula magna del Liceo Scientifico, per ricordare Filomena D'Amante, docente, dirigente scolastico, attivista politica e scrittrice, scomparsa nell'agosto agosto del 2023, dopo una lunghissima battaglia contro una malattia. L'evento è stata anche l'occasione per presentare "L'esperienza della scrittura in Laure", opera postuma, pubblicata nell'estate 2024, edita da "Sensibili alle foglie". Si tratta della sua tesi di laurea, impreziosita dalla prefazione del marito, Francesco Silvestri, giornalista ed ex sindaco di Verbicaro. L'organizzazione è stata affidata alla docente Laura Tancredi, attuale dirigente del polo liceale Praia a Scalea, subentrata a D'Amante subito dopo aver raggiunto il traguardo della pensione. Tra le iniziative programmate, vi è l'istituzione di una Borsa di Studio dedicata alla memoria di Mena, riservata agli alunni della terza classe delle scuole medie.
Cinquant'anni d'amore
«Una donna stupenda». La ricorda così suo marito Francesco Silvestri, che ha vissuto con lei per quasi mezzo secolo e che le è rimasto accanto fin all'ultimo. «Sono tanti i ricordi - afferma - abbiamo vissuto insieme un viaggio. Il nostro è stato un grande amore, un viaggio di politica, di cultura, di conoscenza e di amicizia in tutta Italia. Poi è stata una donna solare, sorridente forte e intelligente, una donna che è stata sempre dalla parte degli ultimi e questa è la cosa che più ci ha legato in questi anni».
La lunga malattia
A interrompere il loro idillio sono state le conseguenze di una malattia, diagnosticata nel 2003. Mena, così la chiamavano tutti, si è spesa a 71 anni, dopo una lunghissima battaglia. «L'avevamo superata bene insieme. Lei è una donna coraggiosa fino all'ultimo respiro, non ha fatto mai pesare a nessuno la malattia. Io ho cercato di fare il possibile per lei, anzi, lei mi diceva che ho fatto "più del più", e io sono soddisfatto, anche se ora sono triste e sofferente».
Affetto e gratitudine
«Stasera - conclude Francesco Silvestri - Mena sarebbe stata felice per questo riconoscimento. Devo ringraziare la dirigenza scolastica attuale e le colleghe di mia moglie, soprattutto Tania Paolino e Marienza Silvestri, perché insieme alla dirigente Laura Tancredi hanno voluto questo momento così importante».