Un dolcetto divorato a sole già sorto e una frase rivolta ai fratelli musulmani, «Eid Mubark», per augurare buona festa. Alle 8 in punto di questa mattina, la comunità musulmana della Riviera dei Cedri e del Pollino si è riunita in un piazzale che costeggia il lungomare di Santa Maria del Cedro per celebrare la fine del Ramadan, un mese durante il quale i musulmani si attengono a digiuno e astinenza dall’alba al tramonto per chiedere perdono dei propri peccati e rinnovare la propria fede. Dopo una preghiera rivolta ad Allah, inginocchiati e rivolti verso La Mecca, i fedeli hanno banchettato all’aperto, dando inizio a una giornata interamente dedicata alla preghiera, alla famiglia e alle buone azioni. La cerimonia si è svolta in un’area comunale solitamente adibita al parcheggio delle auto in sosta: «Grazie all’amministrazione comunale – ha detto Rahal Frakchi -, grazie al sindaco, grazie, grazie, grazie».

La festa più importante

«Il Ramadan – fa sapere Abdelhak Tourbi - è uno dei cinque pilastri dell’Islam, cade nel nono mese del calendario lunare ed è per noi musulmani il periodo più importante, perché è il mese in cui è stato rivelato il Corano al profeta Maometto». «È il giorno in cui ci si riunisce con la famiglia – aggiunge Mohamed Ben Sabyh -, si cerca di chiudere i conflitti, placare i rancori e compiere delle buone azioni».

L’Islam è pace

«La pace è un principio fondamentale dell’Islam – continua Mohamed Ben Sabyh – come lo è per tutte le regioni. La religione, infatti, non crea confini né conflitti; è l’essere umano che usa la religione come mezzo di propaganda per questo. Siamo favorevoli alla pace, siamo favorevoli al dialogo con le altre culture e con le altre religioni. Spero che questo sia uno spunto per arricchire la propria cultura rispetto a quella islamica, perché c’è ancora troppa disinformazione e malainformazione». Alle sue parole fanno eco quelle di Cosimo Abu Bakar Crusco, un uomo del posto che si è convertito all’Islam nel lontano 2007. «Da allora la mia vita è cambiata, Allah mi ha fatto la grazia di farmi migliorare e diventare più paziente. L’islam non cerca la guerra, ma la pace, vuole che tutte le persone riuniscano i cuori come fratelli e sorelle. Non esistono guerre per noi».