REGGIO CALABRIA - "Qualcuno dovrebbe spiegare ai calabresi, a due mesi dalla mia sospensione, i motivi per i quali il Governo non ha ancora nominato il Commissario alla sanità". Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa l'ex presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti.

 

Difesa e contrattacco. "Voglio intanto ringraziare il ministro Beatrice Lorenzin - ha proseguito - che sta riaffermando la necessità che la nomina del prossimo Commissario rivesta i caratteri di un tecnico e non di un politico, come vorrebbe il Pd, ma è necessario che qualcuno cominci a ricordare ai calabresi e fuori dalla Calabria i sacrifici di questi ultimi quattro anni che ci hanno permesso di accertare il debito nel 2009 in 1.441 milioni di euro, a fronte dei 'bilanci orali' dell'ex presidente della Regione Calabria, Loiero, che ne configuravano l'entità a oltre due miliardi di euro. E, voglio aggiungere, che negli ultimi quattro anni abbiamo ridotto il disavanzo dai 239 mln di euro del 2009 ai 30 del 2014".

 

L’appello. "La mia preoccupazione - ha detto ancora Scopelliti - è motivata altresì dal blocco totale delle attività amministrative legate alla gestione della sanità, come nel caso degli ospedali psichiatrici giudiziari e del centro trasfusionale regionale, decreti che sono stati considerati dalla burocrazia ministeriale come 'irricevibili' perché da me controfirmati, nonostante ci sia un parere dell'avvocatura regionale in tal senso positivo". "Io però - ha concluso - voglio ribadire che la Calabria non può continuare a non ricevere risposte. E tutto ciò mi fa credere che nessuno a Roma voglia farsi carico dei problemi della nostra terra. Mi auguro che dopo questa conferenza stampa si dia corso velocemente alla nomina, tenuto conto che oggi i bilanci della sanità calabrese sono certi e verificabili".