Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
Un amministratore unico, o forse no. Sono riuniti dalle dieci e trenta di questa mattina i soci Sacal per decidere le sorti della società aeroportuale. Una riunione blindatissima. Bocche cucite e massima riservatezza, cancelli rigorosamente chiusi.
L’inchiesta condotta dalla Procura di Lamezia Terme ed eseguita dalla Guardia di Finanza ha messo ai domiciliari i tre vertici dell’ente ed indagato tutto il consiglio di amministrazione. Ma ciò che preme la Regione è soprattutto adeguare lo statuto sociale alle disposizioni del D.Lgs 175/2016, conosciuto come ‘legge Madia’, secondo cui il nuovo organo amministrativo dovrà avere un cda composto da un minimo di tre ad un massimo di cinque membri.
Una volta che questo passaggio sarà eseguito bisognerà pensare a chi affidare la società. Una società che ha in mano non solo l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, snodo nevralgico dell’intera regione, ma che ha acquisito da poco anche gli scali di Reggio e Crotone. Mentre dentro i big discutevano, fuori una manciata di lavoratori stagionali chiedeva ascolto. Nessuno in questo momento ha potuto firmare il rinnovo dei loro contratti e così in tanti sono rimasti a casa, senza alcuna certezza sul loro futuro.
Tiziana Bagnato