CATANZARO - La Corte d'Assise d'Appello di Catanzaro ha inflitto condanne per 28 anni  e 6 mesi nei confronti di otto imputati coinvolti nell’operazione “Luce nei boschi”. Sono tutti accusati di far parte delle cosche in guerra nelle Preserre vibonesi. Il procuratore generale Marisa Manzini aveva chiesto l’ergastolo per Vincenzo Loielo ritenuto implicato nel duplice omicidio di Rocco Maiolo e Raffaele Fatiga. Loielo, condannato in primo grado a 5 anni di carcere, in appello è stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione. La condanna più pesante, 8 anni e 6 mesi di reclusione, è stata comminata al presunto boss di Cassano allo Ionio, Antonio Forastefano. Le altre condanne:  10 mesi e 20 giorni per Giuseppe La Robina (3 anni la richiesta del pm); 6 anni per Angelo Maiolo (8 anni la richiesta del pm); 2 anni e 8 mesi per Francesco Maiolo (4 anni la richiesta del pm); un anno per Rocco Oppedisano (collaboratore di giustizia); 5 anni e 2 mesi per Piero Sabatino (8 anni la richiesta del pm); 1 anno Damiano Zaffino(2 anni la richiesta del pm). Prescrizioni totali dei reati contestati per i collaboratori Michele Ganino e Enzo Taverniti, prescrizioni parziali per Angelo Maiolo, Forastefano e Oppedisano.