Sarà pure entrato tra i 134 progetti di trasporto selezionati (sette riguardano l’Italia, tra questi anche l’Alta velocità Lione-Torino) per essere finanziati con 7 miliardi di euro nel Meccanismo per collegare l’Europa. Ma, stando alle cifre, non si può dire che l’investimento sia in cima ai pensieri dell’Unione europea. Il progetto di costruzione del ponte sullo Stretto di Messina per collegare Calabria e Sicilia riceverà finanziamenti da parte dell'Ue per oltre 24,7 milioni di euro. Di colorare i fatti con una considerazione tranchant si occupa il Comitato Invece del Ponte: «25 milioni dall'Europa per finanziare il progetto del Ponte, i restanti 14 miliardi necessari per i lavori li troveremo strada facendo. Questa è la grande notizia rimbalzata da Bruxelles e che gli uffici stampa del Mit e della società Stretto rilanciano con squilli di tromba».

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La Commissione europea si limita a una stringata nota tecnica: «Il progetto – scrive – mira a completare la progettazione tecnica del ponte ferroviario-strada sullo stretto di Messina, per collegare la Regione Calabria e l'isola di Sicilia. Il principale vantaggio del progetto sarà quello di preparare la futura costruzione del ponte. costruzione del ponte».

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Il Comitato rilancia: «Sono spariti da tempo gli investitori privati - commenta Elio Conti Nibali - e l'Europa adesso promette di contribuire con lo 0,18% del costo preventivato dell'opera: siamo su scherzi a parte. La verità è che, al netto della continua propaganda, le uniche risorse per il ponte sono quelle scippate alla Sicilia ed alla Calabria, 1,6 miliardi del fondo coesione e sviluppo che servivano per opere davvero essenziali ed urgenti, invece del feticcio del ponte». Il Mit esulta, il Comitato ironizza, i tecnici restano dubbiosi mentre l’amministratore delegato della Stretto di Messina rassicura sull’avvio dei lavori. Il quadro è frastagliato: di certo la grande opera continua a dividere.