La 'ndrangheta è «un mostro» che «minaccia la libertà di vivere, lavorare e crescere serenamente di ciascuno» e rispetto al quale «nessuno può sentirsi al sicuro».

Lo afferma Pino Masciari, storico testimone di giustizia, secondo il quale di 'ndrangheta, «nonostante il clamore delle operazioni condotte da magistrati e forze dell'ordine, si continua a parlare troppo poco», «come troppo poco» si ricorda che questo fenomeno criminale «è tutt'altro che lontano dallo spargimento di sangue innocente».

«Sono tante le stragi compiute ai danni di vittime innocenti che nulla avevano a che fare con sanguinari regolamenti di conti nei quali si sono inconsapevolmente trovate in mezzo. È bene non dimenticare che la 'ndrangheta è pure questa, che ha affermato il suo dominio anche terrorizzando attraverso una violenza cieca e inaudita», prosegue Masciari.

«Si deve conoscere, si deve cambiare il modo di osservare la 'ndrangheta, per evitare che diventi normale ciò che invece è mostruoso - è la sollecitazione di Masciari-. Il modo di agire della 'ndrangheta è volutamente spesso invisibile. Sembra "non dare fastidio", sembra non essere un problema, mentre nel silenzio si infiltra e soffoca, avvelenandoli, il lavoro imprenditoriale, la politica, l'economia. È necessario imparare a riconoscerne i segni in ogni settore della vita sociale».

«La 'ndrangheta - conclude - impoverisce tutti per arricchire solo sé stessa, alimentando il suo sistema criminale con dinamiche sempre più raffinate, duttili al cambiamento della società e sempre tendenzialmente invisibili».