Sospeso dal 9 giugno a causa dell’assenza per maternità della specialista che se ne occupava e ancora non ripristinato nonostante l’importanza delle terapie per molti bambini. Le Lampare: «La Regione Calabria e l’Asp intervengano immediatamente»
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
Sospeso dal 9 giugno. A Cariati la mancanza del servizio di Neuropsicomotricità infantile pesa sempre di più sulle famiglie con bambini che necessitano di particolari terapie e che ormai da quasi sei mesi attendono che venga ripristinato. Una situazione venutasi a creare in seguito all’assenza per maternità della specialista che lo gestiva all’ospedale Vittorio Cosentino e alla quale ancora non si è messo mano nonostante gli appelli già lanciati.
«La sospensione del servizio di Neuropsicomotricità infantile sta creando molte difficoltà e preoccupazioni tra i genitori e le famiglie. La situazione risulta ancora più ingiusta visto che, fino al 9 giugno, il servizio era stato svolto in maniera eccellente dalla dottoressa», dichiarano i familiari.
L’allarme era stato lanciato anche da LaC News 24 il 16 settembre scorso perché il problema va ad aggiungersi ai tanti ancora aperti all’ospedale di Cariati, dove i lavori per la riapertura procedono a rilento. Era stato il gruppo delle Lampare, in quell’occasione, a fare appello all’Asp perché intervenisse celermente nel ripristinare un servizio fondamentale per tante famiglie del territorio. Un appello, però, caduto nel vuoto e che oggi, a distanza di più di due mesi, viene rinnovato nella speranza che finalmente l’Azienda sanitaria si decida a intervenire per sanare una falla non più sopportabile. Il richiamo non è solo all’Asp, ma a tutte le istituzioni che, ciascuna nel proprio ruolo e con le proprie competenze, sono chiamate a fare un passo per smuovere le acque.
«Chiediamo nuovamente, insieme alle famiglie e ai cittadini, l'intervento delle autorità sanitarie per la ripresa del servizio – affermano i rappresentanti delle Lampare –. La Regione Calabria e l’Asp di Cosenza sono chiamate a prendere le misure necessarie. Allo stesso modo, sollecitiamo le istituzioni politiche locali affinché facciano pressione per garantire che i bambini ricevano le cure e le terapie di cui hanno urgente bisogno».