CORIGLIANO (Cs) - Un corteo, uno striscione, un video, un messaggio istituzionale e delle rose bianche. Tutto per ricordare Fabiana Luzzi, nel primo anniversario della sua morta, ad un anno esatto da quel terribile giorno in cui la sedicenne venne uccisa e bruciata viva dal suo fidanzato Davide Morrone, oggi diciottenne e condannato in primo grado a 22 anni di reclusione. A Corigliano Calabro nessuno ha dimenticato e oggi un centinaio di ragazzi, con rose bianche in mano, hanno partecipato ad un corteo silenzioso che ha registrato anche la presenza dei genitori di Fabiana, Mario e Rosa, i quali in mattinata hanno ricevuto la visita persino del prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, giunto fino a Corigliano per rinnovare la sua solidarietà.

 

Slogan e striscione. Lacrime e commozione hanno caratterizzato la mattinata coriglianese con il corteo che ha fatto tappa anche sul luogo dove l’efferato delitto è stato compiuto. E a ricordare Fabiana c’era pure uno striscione dal contenuto emblematico: “Vogliamo ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi. Vogliamo pensare che ancora ci ascolti, che come allora ci sorridi”. Una frase tratta da una canzone di Carmen Consoli. All'inizio anche uno striscione del ''Centro antiviolenza Fabiana Luzzi'', costituito a Corigliano Calabro dopo l'uccisione della sedicenne.

 

Il messaggio della Boldrini. "Il numero delle donne uccise nel 2013 è di 177, molte delle quali proprio per mano di chi avrebbe dovuto amarle. Un orrore al quale non dobbiamo assuefarci se non vogliamo che diventi inutile la morte di Fabiana e di tutte le altre". Lo afferma il presidente della Camera, Laura Boldrini, in un messaggio inviato ai ragazzi che hanno partecipato a Corigliano Calabro al corteo organizzato in occasione del primo anniversario dell'omicidio della sedicenne uccisa dal fidanzato. "L'uccisione di Fabiana, accoltellata e bruciata viva a soli 16 anni - afferma ancora nel suo messaggio il presidente della Camera - suscita la stessa rabbia e la stessa commozione di un anno fa. Rabbia e commozione per quella violenza travestita da amore".  "Fabiana è stata uccisa - dice Laura Boldrini - proprio nei giorni in cui la Camera dei deputati ratificava la Convenzione di Istanbul, il primo strumento internazionale per la protezione delle donne da qualsiasi forma di violenza che entrerà pienamente in vigore fra pochissimo: il primo di agosto. E' un traguardo importante che certo non allevierà il dolore della mamma e del papà di Fabiana, ai quali oggi va il mio pensiero e la mia vicinanza. Porto sempre con me il ricordo dell'incontro con Mario e Rosa Luzzi, il loro dolore straziante e composto". "La morte di Fabiana - conclude - ci rammenta ancora una volta come la sfida che ci attende sia prima di tutto culturale. La battaglia sarà vinta quando riusciremo a debellare concetti come subalternità e possesso nel rapporto uomo-donna".

 

 

Le parole di papà Mario. "L'assassino di mia figlia dovrebbe stare in carcere per tutta la vita, così come tutti quelli che hanno commesso crimini di questo genere''. Lo ha detto Mario Luzzi, padre di Fabiana, la sedicenne uccisa un anno fa dal fidanzato, anch'egli all'epoca minorenne, a conclusione della manifestazione organizzata a Corigliano Calabro nel primo anniversario dell'omicidio della ragazza. ''La presenza di questi ragazzi, ai quali rivolgo un grazie di cuore - ha aggiunto il padre di Fabiana - ci dà la forza per continuare ad affrontare la vita malgrado il dolore terribile che siamo costretti a sopportare. Ringrazio le tante persone che nel corso dell'anno che è trascorso dalla morte di Fabiana, ed in modo particolare oggi, ci sono state vicine".