PIZZO (VV) - Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo e candidato alle primarie del centro sinistra dichiara: «Ci siamo, la scuola inizia. Dovremmo esserci abituati, in fondo è una routine che si ripete anno dopo anno. Ma non è così, non deve essere così. Perché la scuola porta con sé un carico enorme di significati e di speranze. Speranze che spesso si tramutano in delusioni, non tanto sotto il profilo dei risultati personali, che pure sono importantissimi, ma con riguardo a ciò che la scuola dovrebbe essere e spesso non è: un generatore di futuro. La scuola dovrebbe essere una sorta di macchina del tempo, nella quale il futuro prende forma certa e definita, dove le potenzialità degli studenti si tramutino in opportunità concrete di lavoro, dove le disuguaglianze e i pregiudizi vengano visti come appartenenti al passato, dove gli insegnanti siano prima di tutto educatori e costruttori di una società migliore. Ma è molto difficile guardare alla scuola in questo modo, quando le prime incombenze delle famiglie sono quelle di dover comprare i libri, escogitare complesse strategie quotidiane di trasporto per raggiungere gli istituti, far fronte all'eventuale mancanza del servizio mensa, stabilire se è possibile permettersi un corso integrativo per l'apprendimento delle lingue straniere o per fare un po' di sport.  Nella Calabria che immaginiamo e vogliamo costruire, tutte queste cose non dovranno essere un privilegio solo per chi se le può permettere, ma un diritto di tutti. Certo, sono tempi difficili, le risorse scarseggiano e realizzare tutto ciò può sembrare impossibile. È così che ci hanno abituati a pensare, è in questo modo che ci hanno convinti a desistere. Sono gli stessi che vanno ai convegni sulla scuola, fanno passerella, dicono quattro banalità e vanno via in fretta, mentre gli altri - dirigenti, insegnanti, studenti e famiglie - restano a scervellarsi per cercare di risolvere i problemi e far quadrare i conti. Ecco perché la nostra sfida per i prossimi anni sarà basata su alcuni punti chiave: dare sostegno alle famiglie e agli studenti; facilitare l'integrazione degli alunni in condizioni di svantaggio; valorizzare il ruolo degli insegnanti, restituendo loro dignità sociale e retributiva; intervenire sugli edifici scolastici per renderli più belli e più sicuri, favorire il passaggio tra scuola e mondo del lavoro; assicurare i servizi essenziali; sconfiggere la dispersione scolastica. Non possiamo mollare. Lo dobbiamo ai nostri figli e al nostro futuro. E per iniziare col piede giusto, prendiamo già un impegno solenne: i primi 10 milioni di euro derivanti dai tagli dei privilegi che intendiamo effettuare attraverso la riduzione drastica degli stipendi dei consiglieri regionali e dei top manager pubblici saranno immediatamente destinati a progetti per la scuola calabrese. In altre parole, saranno investiti sul futuro stesso della Calabria. Per ora, in bocca al lupo e buon lavoro a tutti voi». (ci)