Negli ultimi giorni a tenere banco è quanto sta avvenendo con la creazione di ben due associazioni. Entrambe sono di fresca costituzione, hanno un nome simile e sono autorizzate a svolgere il loro compito dall’Unpli
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La Pro Loco di Mongrassano Aps
Ripopolare i piccoli territori con nuove motivazioni culturali è sempre un fattore meritevole di attenzioni, ma quanto sta avvenendo nella piccola comunità di Mongrassano è quanto meno inusuale.
Un tema che sta assorbendo le attenzioni dei circa 1500 abitanti del territorio di origini albanesi è la costituzione di due Pro Loco. Entrambe sono state autorizzate a svolgere il loro mandato e non hanno nessuna intenzione di fondersi in una sola unità.
Una vicenda paradossale in un quadro dove le stesse Pro Loco, almeno nell’ambito dei paesi tra media Valle del Crati e comuni arbereshe, non scoppiano di salute, rimanendo spesso una pura intenzione sulla carta.
A Mongrassano la vicenda sta registrato malumori da una parte e dell’altra: per quanto si siano stati invitati tutti i cittadini alla collaborazione, c’è comunque una matrice ben radicata all’interno dei due gruppi.
La seconda Pro Loco (in ordine di tempo)
In ordine di presentazione al pubblico, ad aprire le danze è stata la “Pro Loco di Mongrassano APS” che ha tenuta una conferenza nei giorni scorsi in pieno centro storico.
I membri del direttivo hanno specificato di essersi costituiti il 16 novembre scorso e di avere tanta ambizione da mettere al servizio della comunità. Nel corso della serata, alla quale hanno partecipato vari ospiti tra cui l’assessore regionale Gianluca Gallo e il presidente regionale dell’Unpli Calabria Rocco Deodato, la sindaca Luisa Marino ha dato il beneplacito a questa nuova associazione, presieduta da Elisa Musacchio (non eletta alle ultime elezioni col gruppo di maggioranza), che avrà il supporto del vicepresidente Pasqualino Della Motta, di Alberico Salerno come segretario e tesoriere, e del direttivo formato da Gaetano Minardi, Alessandro Argondizzo, Silvio Bria, Pino Melicchio, Sandro Pace e Lorenzo Bosco. Il simbolo scelto è quello dell’aquila che richiama allo stemma comunale, i fautori di questa Pro Loco hanno specificato come «Mongrassano saprà ritornare presto a ricoprire un ruolo propositivo e propulsivo per il territorio, grazie soprattutto a quelle sensibilità umane e professionali capaci di produrre progresso e di dar vita ad un valore sociale incommensurabile che, in qualche modo, non era stato possibile realizzare a causa di un indecifrabile esclusione dalla vita civile del paese e dalla partecipazione amministrativa».
...e la prima (riconosciuta dieci giorni prima)
Al contempo c’è un’altra associazione autorizzata, la “Pro Loco Mongrassano” già molto attiva con un proprio sito web e una simbologia diversa. Il presidente Carlo Cicerale, nei giorni scorsi, ha motivato le sue ragioni: «Nel gennaio 2024, durante l’organizzazione del Carnevale di Mongrassano, è stata espressa per la prima volta la volontà di costituire una Pro Loco per il nostro territorio. Nel corso dell’estate, con il sostegno unanime dei partecipanti, abbiamo iniziato a lavorare concretamente per dare vita alla Pro Loco Mongrassano. Grazie al prezioso supporto del presidente provinciale, Antonello Grosso Lavalle, abbiamo costituito ufficialmente l’associazione il 4 novembre 2024. Quest’avvenimento, come dimostrano i documenti ufficiali, è avvenuto in data antecedente alla costituzione di qualsiasi altra iniziativa analoga».
In attesa ora di ulteriori dettagli su quest’ultima, col direttivo e i membri che saranno svelati con ogni probabilità in una prossima conferenza pubblica, a Mongrassano è partita una sorta di caccia… al tesseramento. Entrambi i gruppi sottolineano come sia arrivato il momento di valorizzare il paese promuovendo tradizioni, cultura e territorio: valori che dovrebbero essere univoci ma, almeno in questo caso, saranno a doppia chiave interpretativa.