L'iniziativa dell'Ufficio Migrantes si chiama "Frontiere" e si svolgerà in 4 giorni per «favorire nuove occasioni di riflessione e confronto» sulle nuove norme Ue in tema di immigrazione e asilo
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Rendere l’Europa più resistente alla «pressione migratoria», eliminando «fattori di attrazione e movimenti secondari» e «lotta agli abusi». Questi sono gli obiettivi della riforma del sistema europeo comune di asilo, che mira a istituire un quadro comune che contempli tutti gli aspetti della gestione dell'asilo e della migrazione «per fornire – si legge nel preambolo – un sostegno migliore agli Stati membri più colpiti».
«Per dirla in parole più immediate, il nuovo Patto immigrazione e asilo, che l’Ue tutta si appresta ad approvare entro questa primavera, mira a inasprire il quadro legislativo sui flussi migratori e a rafforzare ancora di più le frontiere. Proprio quelle che, come Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi Cosenza-Bisignano e Migrantes della Calabria, siamo impegnati ad abbattere e contrastare ogni giorno», si legge in una nota.
«Per questo vogliamo favorire nuove occasioni di riflessione e confronto, per capire, insieme, come contrastare queste politiche pensate con una mera logica emergenziale e securitaria – prosegue –. Lo faremo, appunto, con il festival Frontiere, che la Migrantes organizza, dall’11 al 14 aprile, a Cosenza, con il patrocinio dell’Unical e il sostegno della Fondazione Migrantes. Quattro giorni dedicati a quattro parole chiave del nostro agire, Asilo, Pace, Accoglienza, Popoli. Quattro giorni in cui parleremo il linguaggio dei diritti umani girando per la città, nei luoghi dei giovani, in mezzo alla gente».
Tutto partirà giovedì 11 aprile, dal tema Asilo al Cinema San Nicola con la tappa cosentina della road map per il diritto d’asilo e la libertà di movimento, promossa da nove organizzazioni promotrici tra cui il Forum per cambiare l’ordine delle cose, il Coordinamento nazionale Comunità di accoglienza (Cnca), Rivolti ai Balcani, Europasilo, Italy must act, Refugees Welcome Italia, Mediterranea Saving Humans, Recosol e Stop Border Violence.
Si tratta di un tour di assemblee e momenti di riflessione, che sta attraversando l’Italia, da nord a sud, con l’obiettivo di analizzare ed eventualmente contrastare le strategie del Patto Europeo sulle Migrazioni e l’Asilo.
Hanno aderito e parteciperanno i progetti Sai dei Comuni della provincia di Cosenza con i relativi enti gestori.
Alle 15.30 tavola rotonda "Patto europeo su migrazioni e asilo", con interventi di Teresa Menchetti (Forum per cambiare l’ordine delle cose), Donatella Loprieno (docente Unical), Hasnain Syed (Unire), il tutto moderato da Walter Greco, docente Unical.
Si prosegue alle 16.30 con i focus group coordinati da Anna Elia, Alessandra Corrado, Alberto Polito, Giorgio Marcello, Francesca Veltri e Simonetta Bonadies a seguire, alle 18.00 sessione plenaria, esito dei focus group.
Cena finale, con proiezione, alle 20.30 del docu-film Green Border, della regista Agnieszka Holland, uscito in Italia l’8 febbraio.
Il 12 aprile, alle ore 18, saremo in piazza Santa Teresa, uno dei luoghi più frequentati dai giovani, per portare tra loro il tema “Narrare la guerra per costruire la pace”, dopo l’introduzione di monsignor Giovanni Checchinato (arcivescovo di Cosenza-Bisignano), ci saranno Vito D’Ettorre (inviato di guerra per Tv2000), Alfonso Senatore (Rete Pace e Disarmo Cosenza), Enzo Infantino (attivista) e Ferishta Sardary che porterà la sua testimonianza di studentessa afghana iscritta all’Unical. Coordina Emanuela Pascuzzi (docente Unical).
Chiude la seconda giornata il concerto dei Cumededé.
Sabato 13 aprile, si inizia dalla mattina, ore 10.30 alla Città dei Ragazzi, con Remix, il laboratorio narrativo e creativo a cura di Alberto Polito, psicologo esperto in migrazioni.
Nel pomeriggio, alle 17.30, si parlerà di accoglienza in piazza 11 settembre, altro luogo molto frequentato dalla movida cosentina. Giulia Zanfino, giornalista d’inchiesta e regista, intervisterà Maurizio Alfano (autore e ricercatore), Luca Casarini (Mediterranea Saving Humans ong) e monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Jonio e vicepresidente della Cei.
Alle 20.30 ci si sposta invece nel cuore del centro storico bruzio, dove nella Cattedrale si terrà il concerto della Piccola Orchestra dei Popoli con gli strumenti del mare, costruiti con i legni delle piccole imbarcazioni arrivate a largo di Lampedusa grazie alla disponibilità della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti di Milano.
Domenica 14 aprile grande festa finale del festival Frontiere e parleremo dei diritti dei popoli. Alle 17.30 in piazza Carratelli (di fronte al Comune di Cosenza), focus con il Focsiv sulla Campagna 070, che ha l’obiettivo di rilanciare la cooperazione internazionale per lo sviluppo e chiedere l’adozione di una norma di legge che destini lo 0,7% del reddito nazionale lordo per l’aiuto pubblico allo sviluppo in modo progressivo, a partire già dalla prossima legge di bilancio. Se ne parlerà con Ivana Borsotto (Focsiv), Ibrahima Diop (Consulta Intercultura di Cosenza) e Pietro Panico (Moci Cosenza). Modera Ilaria De Bonis (giornalista, redazione Popoli e Missione).
Alle 18.30 Popoli in festa, con danze, cucina e musica dal mondo, live music di Antonio Bevacqua e Boto Sissoko.