In-Giustizia è il titolo del murales dedicato all'ex sindaco di Riace. L'artista: «Italia Paese delle contraddizioni, salvare vite umane significa ricevere una condanna a 13 anni e 2 mesi»
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Uno degli scatti più famosi di Mimmo Lucano, quello in cui è immortalato sorridente con un bambino in braccio, è diventato il soggetto di un’opera dell’artista TvBoy. “In-Giustizia” è il titolo del murales che ha dedicato all’ex sindaco di Riace, ritratto dietro le sbarre a mo’ di provocazione.
«Ancora una volta l'Italia è il Paese delle contraddizioni - ha commentato lo street artist -. È il luogo in cui salvare vite umane significa ricevere una condanna di 13 anni e 2 mesi». Ha diffuso le immagini sul suo profilo Instagram raccogliendo migliaia di consensi e commenti. Tra gli altri, anche personaggi della musica e dello spettacolo come Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Roy Paci e Nina Zilli hanno supportato il contenuto del gesto.
TvBoy è lo pseudonimo di Salvatore Benintende, palermitano di nascita ma milanese di adozione. Attento alle dinamiche sociali e agli effetti generati dalla televisione sulla cultura di massa, ha una lunga e apprezzata attività alle spalle. «Il paragone inevitabile balzato all'occhio in questi giorni è la "pena" di 12 anni inflitti a Luca Traiani - scrive -. Traini che nel 2017 con un tatuaggio di una svastica sulla fronte e da candidato leghista a Macerata, ha letteralmente aperto il fuoco contro delle persone, colpevoli di essere migranti. Salvare vite invece, come ha fatto Mimmo Lucano col suo "Modello Riace", riceve una pena maggiore di chi quelle vite vuole strapparle. Per noi però non è così. Non può e non deve essere così».
La sentenza emessa dal tribunale di Locri nei confronti Mimmo Lucano continua quindi a far discutere e a suscitare indignazione negli ambienti in cui il tema dell’accoglienza è maggiormente sentito. «Per noi schierarsi dalla parte degli ultimi non può significare questo - chiude TvBoy -. Per noi che stiamo dalla parte di Mimmo e vediamo “In-giustizia” nei luoghi dove, al contrario, dovrebbe essere normale distinguere il bene dal male».