Occhi grandi e un sorriso che scalda il cuore. Alfredo De Marco è un bimbo di soli tre anni e mezzo di Siderno e da mesi combatte contro un male incurabile che lo ha costretto a un lungo calvario. 

«Dopo mesi senza alcuna risposta alla chemio - racconta la mamma, Maria Raffaella Crudo - una TC purtroppo ha evidenziato la recidiva della massa al fegato e la progressione delle metastasi: i medici - scrive - non sanno più cosa fare». La famiglia è attualmente a Roma per le cure del piccolo. Una speranza potrebbe essere quella di andare in Francia dove il bambino potrebbe accedere a cure sperimentali. I genitori sono in contatto con una clinica di Villejuif, vicino Parigi, e di Bordeaux, che avrebbe chiesto una somma enorme, vicina al milione di euro. Ecco perché la sua famiglia ha deciso di lanciare una raccolta fondi. "Un aiuto per salvare mio figlio": è il grido disperato della madre che su un sito di GoFundMe ha raccontato la storia del suo piccolo proprio come se fosse lui a narrarla. E la comunità ha risposto presente. In poche ore sono stati raccolti oltre 100mila euro, oltre 4mila le donazioni.

"Ciao, mi chiamo Alfredo De Marco e sono un bambino dolcissimo di 3 anni e mezzo di Siderno (RC). L’anno scorso, il 28/09/2023 ho scoperto di essere malato di epatoblastoma, un bruttissimo cancro al fegato metastatizzato ai polmoni. Da allora ho iniziato a fare tantissimi trattamenti chemioterapici che mi hanno aiutato a ridurre la malattia permettendomi di sottopormi all’intervento per l’asportazione della massa al fegato. In seguito alla chirurgia ho proseguito con i trattamenti farmacologici, ma il mio corpo iniziava a non rispondeva più alle cure, la malattia era sempre un passo più avanti a me costringendomi a provare ogni tipo di chemioterapia, delle volte gettandomi a terra come uno straccio. Dopo mesi senza alcuna risposta alla chemio, il 27/08/24 mi viene fatta una TC che purtroppo evidenzia la recidiva della massa al fegato e la progressione delle metastasi.

 Ancora una volta ho perso, ma questa volta è una sconfitta definitiva perchè i medici non sanno più cosa fare abbandonando il mio caso in balia al destino. Arrestando i trattamenti ormai mi restano tra i 3 e i 5 mesi scarsi di vita, ormai non c’è più nulla da fare se non quello di pregare perché avvenga un miracolo. Quel miracolo oggi potrebbe esserci, ovvero quello di andare in Francia all’ospedale Gustave Roussy a Villejuif (Parigi) o all’Inserm Bordeaux a Bordeaux, dove potrei accedere a cure sperimentali che potrebbero salvarmi la vita e permettermi di restare insieme alla mia mamma e il mio papà, ormai da tempo disperati e in preda al panico.

Sogno di poter andare all’asilo, di giocare con i bimbi, di partecipare ad un compleanno di un amichetto, di andare al mare, viaggiare, andare allo zoo, innamorarmi da grande e avere una vita felice come tutti i bimbi. Amo la mia famiglia e vorrei continuare a crescere insieme ai miei genitori e continuare a dir loro quanto li amo. Vorrei continuare ad alzarmi al mattino e chiedere alla mia mamma un pancarrè con la nutella, seguito da un bacio e un “ti voglio bene mamma” .

Vorrei poter continuare a chiedere dei bacini al mio papà, giocare con lui e fare il cavalluccio in groppa le sue spalle. Solo la Francia può aiutarmi a tentare l’impossibile per darmi la speranza, ma tutto questo ha un costo spropositato di 1 milione di euro. Sono spese che i miei genitori non possono sostenere, ma lottano ogni giorno per capire come fare. Aiutatemi a realizzare il mio sogno di VITA e quello dei miei genitori".