CATANZARO - Una lettera al premier. A scriverla non è una persona qualsiasi, ma il presidente dell’ufficio distrettuale Gip e Gup del Tribunale di Catanzaro, Gabriella Reillo (nella foto). Una lettera indirizzata a Matteo Renzi che trae spunto proprio dalla visita del Presidente del Consiglio a Reggio Calabria. Un lettera per chiedere al capo del governo la massima attenzione per gli uffici giudiziari che hanno competenza per i reati di mafia ed, in particolare, per la Dda e la sezione Gip-Gup del capoluogo calabrese.

Distretto esteso, organico insufficiente. Un distretto giudiziario che abbraccia ben quattro province.  Oltre a quella di Catanzaro, anche quelle di Cosenza, Crotone e Vibo Valentia, territori tutti ad alta densità criminale. La Reillo loda il piano predisposto dal ministero dell’interno che invierà nei prossimi giorni in Calabria 800 agenti di polizia giudiziaria e sottolinea la necessaria attenzione anche per il settore giudiziario, naturale referente delle indagini antimafia e strumento fondamentale per trasformare le ipotesi investigative in concreti provvedimenti coercitivi e, quindi, in sentenze di condanna.

Le carenze. «Velocizzare ed estendere le indagini – scrive Gabriella Reillo - non comporta alcun immediato beneficio tangibile se non c'è anche un ufficio Gip efficiente ed adeguato. L’ufficio del Giudice per le Indagini preliminari di Catanzaro è composto tabellarmente da sette magistrati, più il Presidente di sezione, e l'insufficienza di tale organico si coglie proprio dall’estensione del territorio del Distretto della Corte d’Appello di Catanzaro, che comprende quattro province e sette Tribunali, e dall’elevata presenza di agguerrite associazioni mafioso sul territorio. Sento, altresì, l’obbligo di segnalare che in analoga situazione di sofferenza versa la Procura Dda di Catanzaro, che ha in organico solo sette magistrati ma di fatto tale numero non si è mai avuto, tanto che attualmente sono solo cinque». 

La richiesta. Per il presidente dell’ufficio distrettuale servono più giudici delle udienze preliminari e più magistrati all’interno della procura. L’aumento delle piante organiche della Dda e dell’ufficio Gip-Gup è una misura non più procrastinabile per la Reillo se si vuole rendere concretamente efficace l’azione di contrasto alla criminalità organizzata.

 

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