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REGGIO CALABRIA - "I ritardi sono conseguenti a un allarme che da questa Procura è stato dato ripetutamente". Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero De Raho, nel corso della conferenza stampa sull'operazione "Mauser", che ha portato agli arresti di presunti affiliati alle cosca Cacciola di Rosarno. Il capo della Procura ha sottolineato che le inchieste durano anni per effetto delle ristrettezze di organico negli uffici giudiziari della città dello Stretto. "I reati - ha detto De Raho - vengono commessi in straordinaria abbondanza. Abbiamo incontrato il ministro della Giustizia per dire che gli organici sono vuoti per un terzo, un quarto o più. Dalla Dda vanno via 3 magistrati di grande esperienza, altri due erano andati via circa un anno e mezzo fa, quindi tutta la Dda si rinnoverà del 50 per cento con magistrati anche molto giovani. Su Reggio Calabria non ci sono domande di magistrati anziani, i magistrati si formano a Reggio e poco dopo entrano alla Dda, unico caso rispetto al resto del Paese. Qui il numero di magistrati non è mai soddisfatto, mancano sempre tre e anche sei magistrati. Al ministro della Giustizia abbiamo fatto richiesta non solo del riempimento dell'organico del personale amministrativo, perché l'organico dei magistrati compete al Csm, ma abbiamo anche detto che un organico di 26 giudici è insufficiente, e abbiamo chiesto che questo numeri aumenti almeno di 5 unità. Questo - ha continuato il procuratore – è un esempio di come su determinati fatti su cui bisognerebbe intervenire con urgenza non c'è la possibilità di farlo. Se la 'ndrangheta, come tutti dicono, è l'emergenza sovranazionale, allora Reggio Calabria - ha concluso De Raho - dovrebbe essere dotata di un organico capace di operare. Pensate che il Tribunale è in una situazione ancora peggiore, da settembre comincerà a celebrare soltanto i maxiprocessi".