Sono tanti i bagnanti che scelgono la spiaggia della città di Zaleuco incantati da «un mare pulito e praticamente mai mosso». Non mancano i suggerimenti per rendere più attrattiva la località nel cuore della Magna Grecia
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Con oltre 90 km di costa la Riviera dei Gelsomini, bagnata dal Mar Ionio, è uno spettacolo naturale apprezzatissimo dai bagnanti. Tra le spiagge più frequentate quella di Locri, nel cuore della Magna Grecia, dove passare un’estate all’insegna del relax, un mare incantevole e non solo. «Questa estate è stata ricca anche dal punto di vista culturale - spiega Nunzio, giovane originario di Locri che vive a Torino ed è tornato per l’estate nella città di Zaleuco -. La Locride si sta risvegliando, sono tantissime le attività culturali. E allora veniamo in Calabria non soltanto per il mare ma perché questo è un distretto che con le sue svariate risorse, anche appunto culturali, può diventare davvero qualcosa di magico e fare la differenza».
Sono entusiastici poi i commenti dei tanti bagnanti che si godono, in famiglia o con amici, gli ultimi giorni di mare: «Questa estate a Locri sta andando molto bene - commenta un’altra giovane tornata a Locri da Roma dove vive e lavora -. C’è da dire che le acque si sono molto riscaldate, però comunque è sempre piacevole stare qui. Locri negli ultimi tempi è davvero risorta». «Il mare quest’anno è stato bellissimo, pulito e praticamente mai mosso - aggiunge un ragazzo residente a Locri -. L’unica cosa effettivamente la temperatura dell’acqua si è alzata e si è ristretta anche un bel po’ la spiaggia».
Cosa si può ancora fare allora per provare a rendere più attrattiva, anche per i turisti che non hanno necessariamente legami di natura familiare con il territorio, la destinazione locrese? Le risposte dei bagnanti vanno pressoché nella stessa direzione: «Una cosa da migliorare secondo me è quella di dare sempre di più alle persone la possibilità di venire in Calabria attraverso strutture alberghiere ben attrezzate» e ancora «la prima cosa da potenziare secondo me sono i collegamenti, poi certamente le strutture ricettive perché una città come Locri non ha un hotel che si possa chiamare tale e questo è un problema».