L’Orgoglio di essere calabresi abbatte il pregiudizio di chi non sa vedere lontano e non riconosce il cambiamento. C’è una Calabria che lotta per riscattarsi e lo fa all’insegna della legalità. Una comunione di intenti raccontata da Pubbliemme, Diemmecom, ViaCondotti21, LaC Network e la Storica Amarelli nel corso della terza e ultima tappa di Link - Orgoglio e Pregiudizio. Realtà imprenditoriali unite da una visione comune, che credono nella propria terra e che nella propria terra investono per portare lontano il seme di una Calabria che lotta e vince attraverso la correttezza.

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Da Corigliano Rossano il leitmotiv del "non si può combattere una guerra da soli" vola sulle ali di una Calabria libera da catene, promuovendo un riscatto all’insegna della legalità. Un cambiamento che deve diventare parte di noi stessi che non è dato demandare ad altri. Bisogna rendersi parte attiva della trasformazione, senza piangersi addosso. Arriva per la Calabria e per i calabresi onesti l’ora di agire, facendosi promotori della “rinascita” con i fatti. Obiettivo trasformare i punti deboli in punti di forza e la nostra terra con le sue eccellenze lo sta facendo con i fatti e fuori dai soliti stereotipi.

Sono state tre tappe impegnative quelle di Link con Orgoglio e Pregiudizio. Tutte diverse tra loro, ma accomunate da un unico fil rouge, quello di una Calabria che lotta unita scegliendo di stare dalla parte giusta. Così come più volte ricordato dal procuratore capo, Nicola Gratteri, ospite di tutti gli eventi, che ha spronato gli intervenuti a diventare parte del cambiamento, invitandoli a non restare spettatori passivi ma a rimboccarsi le maniche occupando quegli spazi tolti alla ‘ndrangheta.

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A spiegare come la forza sia nell’unione ci hanno pensato il presidente del network LaC Domenico Maduli e il direttore editoriale Alessandro Russo, che tanto hanno creduto nel progetto e che tanto si sono spesi per la sua realizzazione. «È importante e fondamentale credere in ciò che si fa. Da soli non riusciamo a fare nulla»  -dice il presidente Maduli. «Abbiamo bisogno di una condivisione sociale e di credere in quello che facciamo. Noi lo stiamo dimostrando. Siamo scesi in campo per questo motivo, per far vedere da quale parte stiamo». Sottolineando come le vittorie avvengono scegliendo di stare dalla parte giusta conclude: «Se i cittadini capiscono che la parte giusta è questa riusciamo a cambiare in maniera positiva anche la società civile» - facendo un ultimo riferimento alle parole pronunciate dal Procuratore Nicola Gratteri durante il suo intervento.

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Sulle stessa lunghezza d’onda il direttore editoriale Alessandro Russo: «Uniti si vince, uniti si può cambiare», sottolineando come la presa di coscienza e la voglia di affrontare di petto la nostra realtà sia la spinta per il cambiamento. «Ci sono due realtà imprenditoriali che hanno deciso di prendersi cura della propria terra, di non girarsi dall’altra parte, di non pensare solo al profitto… due realtà imprenditoriali che dicono vogliamo cambiare e noi facciamo la nostra parte». Non è facile, ma non è utopia la metamorfosi, perché quando ci si rivolge ai calabresi dicendo che è possibile cambiare lo si fa con coscienza. «È possibile mutare questo stato di cose, si può cambiare, ma ciascuno deve fare la propria parte e noi stiamo facendo la nostra» - conclude Russo.

Per nulla distante la visione di Fortunato Amarelli, che ha rilanciato il messaggio di Link con Orgoglio e Pregiudizio «Siamo le scelte che facciamo, ma siamo anche ciò che pensiamo. Siamo in nostri pensieri» - evidenziando la necessità di curarli e alimentarli «con eventi di questo tipo, soprattutto con la presenza del procuratore Gratteri, si dà alla popolazione, in questo caso quella di Corigliano Rossano, quell’entusiasmo, quella voglia di riscatto di cui questa terra ha bisogno e che assolutamente merita».