VIDEO | La produzione e il consumo di cibo hanno un'enorme impronta ecologica e fare scelte più sostenibili può ridurre questo impatto
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In un mondo che va sempre più fast Roberto Matrangolo Portavoce della Comunità Slow Food Arberia ci spiega cosa significa vivere slow. «Parlare di slow in un mondo che va fast è radicale per quanto riguarda le nostre abitudini. Abbiamo perso il senso e il sapore delle cose dietro i cibi spazzatura. Slow food da più di trent’anni contrasta questo. Il futuro non è più fast ma slow» afferma Roberto Matrangolo. Dieci anni fa grazie alla sua iniziativa e a quella del sindaco Giuseppe Rizzo è nata l’idea di Slow Food Arberia, con l’obiettivo di ripristinare i valori perduti e iniziare a parlare di educazione alimentare.
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L'educazione alimentare è un tema di crescente importanza nelle società moderne, è un pilastro fondamentale per costruire una società più sana e sostenibile. Investire in programmi educativi che insegnino alle persone fin dalla giovane età l'importanza di una dieta equilibrata e consapevole, può avere benefici a lungo termine per la salute pubblica. Non si limita solo alla scelta degli alimenti ma include anche la consapevolezza dell'impatto ambientale delle nostre scelte alimentari. La produzione e il consumo di cibo hanno un'enorme impronta ecologica e fare scelte più sostenibili può ridurre questo impatto.
È necessario un impegno congiunto da parte di governi, istituzioni educative, famiglie e dell’industria alimentare, per promuovere un cambiamento positivo nelle abitudini alimentari. Slow Food è più di un movimento alimentare, è un approccio culturale e filosofico che mira a proteggere il nostro patrimonio culinario, a promuovere la sostenibilità e garantire giustizia sociale. Attraverso le sue numerose iniziative e la sua rete globale continua a lottare per un futuro in cui il cibo sia sinonimo di piacere, salute e rispetto per l'ambiente e per le persone.