“Quale futuro tra emigrazione intellettuale, lavoro, bisogni, cura e assistenza”. Questo il titolo dell'incontro a cui ha partecipato a Pizzo l’ex ministro della Sanità Maria Pia Garavaglia. Un dibattito per parlare del futuro di anziani e giovani, promosso dall’amministrazione comunale e dall’Associazione italiana psicogeriatriache, e che inevitabilmente si è spostato sui fondi del Pnrr destinati alla sanità calabrese. Una mole di risorse che alimenta grandi aspettative. C’è il rischio che vengano deluse.

«Fare un elenco di servizi che non si faranno mai – ha detto il professore ordinario dell’Università di Roma Marco Trabucchi – è un imbroglio alla popolazione. Spesso sento parlare di ospedali di comunità, di assistenza domiciliare e soprattutto di Pnrr. Ma i soldi del Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha ricordato – servono per fare i muri. Se non ci mettiamo dentro la competenza e la professionalità dei sanitari, non ce ne facciamo nulla di questi progetti. È solo un imbroglio», ha ribadito il docente davanti alla platea di pubblico riunita nella sede di Palazzo della Cultura.

Marco Trabucchi ha sollecitato una presa di coscienza maggiore che possa alimentare iniziative locali e concretamente attuabili: «Invece dei proclami perché non cominciate a realizzare qui a Pizzo un centro diurno integrato. Una piccola impresa capace di dare risposte immediate alla popolazione soprattutto anziana». Poi il riferimento ai giovani: «Finchè i più bravi saranno costretti ad emigrare, questa regione non andrà da nessuna parte. I giovani devono essere incentivati a restare qui». Ma come? «Migliorando le Università e garantendo servizi sanitari essenziali. Questo la politica deve fare». Un convegno fortemente voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Sergio Pititto, per il quale: «Oggi abbiamo sottoscritto un patto generazionale tra giovani e anziani».