Le nuove prospettive del turismo del vino in Calabria: regione che si affaccia in maniera convinta ad un settore che in Italia muove già importanti flussi di viaggiatori dalle aspettative sempre più elevate. Un quarto dei turisti italiani ha infatti nell’enogastronomia il principale scopo del mettersi in viaggio. In questo quadro la Calabria si piazza al settimo posto, dietro regioni della tradizione consolidata, tra le mete di chi viaggia guidato dal desiderio di assaporare la cucina locale e, naturalmente, i vini che il territorio esprime.

I numeri dell’enoturismo in Calabria

Entrando ancor più nel dettaglio, sono circa 20mila, secondo stime più recenti, gli enoturisti che hanno conosciuto da vicino le case vinicole calabresi che oggi offrono esperienze tra cantine e vigne, con degustazioni guidate, eventi a tema, escursioni nonché mostre e concerti. Numeri ancora molto scarni rispetto a territori ben più strutturati, a fronte di poche realtà aziendali che hanno intuito come la strada da seguire sia quella di inserirsi nel ventaglio dell’offerta turistica regionale, oggi “fagocitata” dal turismo balneare, abbinandovi l‘aggettivo “esperienziale”, sempre più in voga tra tour operator e viaggiatori.

Il vino come attrattore turistico

Il vino, e tutto ciò che ad esso è legato sul piano paesaggistico, ambientale, culturale, diventa dunque un ulteriore polo d’attrazione, che si concilia alla perfezione in un quadro di scoperta delle mete meno battute dell’entroterra, o con il turismo religioso, sportivo, artistico e via declinando. Una sfida che ora le aziende emergenti si preparano a cogliere sulla scia di chi anche in Calabria ha fatto da precursore, nel Cirotano o nel Lametino ad esempio. Sposando un modello di sicuro successo. Il tutto imperniato sulla materia prima, in questo caso il vino, o meglio i vini calabresi, che conoscono in questa fase una ascesa significativa in termini di qualità e di reputazione tra gli addetti ai lavori.

La masterclass di Vicoli diVini

Si è parlato diffusamente di tutto ciò nel corso della masterclass dedicata ai vitigni autoctoni della Calabria che ha aperto l’edizione 2023 di Vicoli diVini, a Vibo Valentia, quest’anno in versione invernale con la denominazione Vini Gagliardi, derivata da Palazzo Gagliardi, sede della rassegna che si terrà sabato 9 dicembre. Ieri l’anteprima, al 501 Hotel, con la degustazione di otto dei vitigni più rappresentativi della regione, guidata dal sommelier professionista Michele Ruperto, già miglior sommelier della Calabria e miglior storyteller d’Italia.

Gli otto vitigni simbolo della Calabria

Un evento promosso da Saturnalia, in collaborazione con il Comune di Vibo e altri enti partner tra cui il Gal Terre vibonesi, la Cna, la Bcc Mediocrati e il contributo dei vignaioli riuniti nell’Associazione viticoltori vibonesi, nel Consorzio di tutela dei vini Doc di Cirò e Melissa e sotto i marchi della Doc di Bivongi e della Dop Terre di Cosenza. In sala alcuni tra i principali produttori calabresi, operatori di settore, winelover, food influencer e giornalisti. Sui banchi di assaggio Pecorello, Greco bianco, Zibibbo di Pizzo, Mantonico, Greco nero, Magliocco dolce, Magliocco canino e Gaglioppo, degustati alla cieca, vale a dire con le etichette delle case vinicole ben celate nella fase di assaggio. Al centro dell’evento, messo in piedi da Rosella Ruggero di Saturnalia Aps, sempre il concetto di enoturismo e quelle prospettive che la Calabria può realisticamente solcare, come ha spiegato nel suo intervento, supportata dai dati statistici, Saveria Sesto, referente di Città del vino. E come hanno rimarcato Gennaro Convertini, presidente dell'Enoteca regionale, Vitaliano Papillo, presidente del Gal terre vibonesi, Renato Marvasi, presidente dei Viticoltori vibonesi, Giovanni Cugliari, presidente di Cna Calabria, Giovanni Celeste Benvenuto, produttore e portavoce regionale Calabria per la Cna Agroalimentare.

«Ora bisogna fare rete»

La discussione, brillantemente guidata dalla giornalista Lara Loreti, sommelier e senior contributor de Le Guide di Repubblica, oltre alle introduzioni alle singole degustazioni curate da Michele Ruperto - con cenni storici, organolettici e, naturalmente, sensoriali dei vini - ha visto gli interventi dei produttori più rappresentativi dei singoli vitigni, che hanno condotto gli astanti in un viaggio ideale tra i principali areali produttivi della regione. «Una Calabria meravigliosa e in fortissima crescita - secondo Lara Loreti - che sta prendendo sempre più consapevolezza del suo potenziale. Ora - ha aggiunto - è il momento di fare un ulteriore passo in avanti. Ovvero i produttori, consci della ricchezza infinita e della prosperità che hanno tra le mani, guidati da associazioni ed enti, Regione in primis, devono fare sistema, unire le proprie forze e creare dei percorsi ad hoc per gli enoturisti che sempre di più vogliono venire in questa terra».

Sabato 9 dicembre c’è Vini Gagliardi

Archiviata la masterclass, gli appassionati si preparano alla serata di sabato 9 dicembre a Palazzo Gagliardi, dove, a partire dalle 19, prenderà il via, come detto, Vini Gagliardi, spin-off invernale di Vicoli diVini. «Ci ritroviamo con temperature più basse ma con la stessa passione e voglia di incontrarci - ha detto a tal proposito Rosella Ruggiero -. Ci saranno le art performance del maestro Antonio La Gamba, le esibizioni musicali curate dal conservatorio Torrefranca di Vibo, ma i protagonisti saranno sempre il vino e le cantine calabresi, da quelle più affermate alle nuove realtà che si presenteranno ai visitatori provenienti da tutta la Calabria». Lo scopo è sempre quello di «fare sinergia e promuovere il territorio» e oggi diventa «sempre più strategico vista la grande attenzione che anche la stampa di settore sta dedicando alla Calabria e ai suoi vini».