Racchiude un chiaro messaggio di pace il presepe realizzato nella chiesa di santa Barbara nel borgo di Davoli, nel Catanzarese, dai giovani del Cid, creativi indipendenti davolesi, che insieme al parroco don Nicola Coppoletta, hanno inteso allestire una natività molto particolare ricordando il dramma della guerra con un paesaggio di distruzione sullo sfondo in occasione degli 800 anni dalla nascita del primo Presepe realizzato a Greccio da San Francesco d'Assisi.

 «Lui voleva che sia gli occhi della fede sia gli occhi umani potessero contemplare la speranza per il bene perché in quel tempo scoppiarono a che delle rivolte tra Greccio e Assisi ci fu la famosa guerra santa che tutti conosciamo. Sarà un caso ma dopo 800 anni abbiamo la guerra tra Ucraina e Russia e Palestina e Israele» ha commentato il parroco.

Dalla guerra alla speranza

Un'opera che invita alla riflessione anche grazie a degli effetti sonori che dai bombardamenti, passano poi ai lamenti di una donna in procinto di partorire fino al dolce pianto di un neonato. «La forza di questo presepe è il fatto di essere stato creato con il coinvolgimento di una ventina di ragazzi – sottolinea la presidente del Cid, Barbara Ranieri -, che si sono sentiti partecipi di un messaggio che arriva a tutta la comunità. Se noi vogliamo lavorare su un cambiamento è dai ragazzi che dobbiamo partire. Per cui lavorare con loro e lanciare un messaggio così potente, da una chiesa, secondo me è stata una cosa molto importante, sia per loro che per la comunità che godrà di questa cosa».