Per espressa volontà del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, anche le consulte italiane hanno preso parte attiva al G7 Young: per l’Usr Calabria, diretto dal dg Antonella Iunti, il presidente e la coordinatrice regionale, ovvero Filippo Daffinà e Franca Falduto. La partecipazione si è innestata nell’ambito delle azioni di formazione sull’innovazione didattica e digitale previste dal Pnrr Istruzione e in concomitanza con lo svolgimento della riunione dei ministri dell’educazione dei paesi del G7, all’interno della presidenza italiana, svoltosi a Trieste dal 27 al 29 giugno.

«È stato entusiasmante - dichiara Franca Falduto - prendere parte attiva ai laboratori per studenti e docenti, provenienti dai Paesi del G7 perché ciò ha permesso di sperimentare le simulazioni dei processi negoziali che avvengono a livello nazionale e internazionale, utilizzando metodologie didattiche innovative e con tecnologie digitali, apprendendo e sperimentando le regole del policy-making, della diplomazia e della negoziazione».

«Le attività in cui siamo stati coinvolti - aggiunge Filippo Daffinà – ci hanno offerto la visione di un panorama interessante su azioni didattiche innovative in svariati campi tra cui quello dell’arte (compresa quella culinaria), dell’intelligenza artificiale, ma soprattutto sul valore del confronto di idee e soluzioni che non può che renderci migliori. Gli studenti devono essere incoraggiati a sperimentare e a trovare soluzioni creative promuovendo ambienti innovativi che ci possano preparare ad affrontare le sfide future partecipando ai processi decisionali della collettività».

Ovviamente centrale per tutte le autorità istituzionali intervenute, tra cui il presidente del Friuli Venezia Giulia, Fedriga, il tema dell'educazione, «soggetta alle sfide di un mondo che cambia e con cui deve stare al passo ma considerata fondamentale per valorizzare le risorse umane a disposizione». Per questo motivo, ha sottolineato, raccordandosi, il ministro Giuseppe Valditara, «la scuola che si vuole sviluppare è quella dell'ascolto, che mette al centro i giovani e li rende protagonisti, perché sia uno strumento pensato per gli studenti e non un ente a cui essi si debbano allineare».

Valditara ha sottolineato come la risposta sinergica emersa durante il vertice del G7 Istruzione e le molteplici proposte avanzate dai giovani partecipanti allo Young G7 dimostrino una forte attenzione verso la persona dello studente e la valorizzazione dei talenti individuali. Lo Young G7, definito dal ministro come «uno straordinario evento didattico», ha voluto mettere in pratica l’idea di una scuola partecipativa e inclusiva, centrata sulle competenze e le aspirazioni degli studenti e non sulla pura trasmissione di nozioni, bensì sull’ascolto finalizzato ad ispirare e guidare i giovani nella scoperta e nello sviluppo dei propri talenti e nella ricerca del loro posto nel mondo.

Obiettivi condivisi dai presidenti delle consulte studentesche che, da tutte le regioni d’Italia, hanno risposto, onorando l’invito, con entusiasmo proprio in virtù del loro ruolo di rappresentanza di tutti gli studenti d’Italia proponendo, nel giusto contestom, un progetto già avviato dalla Calabria, ovvero la nascita di una Consulta d’Europa che possa, superando i confini, sistematicamente favorire il confronto istituzionale della componente studentesca nella comunità internazionale e mondiale.