Il Parco della Grotta di Amantea, sovrastato dal suggestivo centro storico che si staglia fin sulla Torre angioina che s’affaccia su un panorama mozzafiato, da ieri è diventato il villaggio natalizio nel quale è incastonato il sempreverde addobbato più alto d’Italia .

Sotto fronde che si allargano per un diametro di diciotto metri, tra rami che salgono verso una cima che sfiora i 39 metri, la comunità amanteana si è riunita ieri – Festa dell’Immacolata – per assistere all’accensione del mezzo chilometro di luminarie che addobbano la bicentenaria araucuria radicata a due passi dalla celebre grotta che un tempo, quando il mare arrivava a lambire le case più antiche, fungeva da punto di attracco per le imbarcazioni.

Il programma di eventi predisposto per le festività è ricchissimo, tra mercatini natalizi, percorsi gastronomici, musica e il presepe vivente che si protrarrà fino a gennaio, tra il centro e Campora San Giovanni.

Il consigliere con delega al turismo, Salvatore John Campanella, orgoglioso ha dichiarato che «il Parco della Grotta rappresenta per noi uno spazio importante. È la ripartenza vera della città di Amantea. Noi abbiamo cercato di istituire il villaggio per far si che tutto il comprensorio si riunisca attorno a questo albero, che è il più alto albero di Natale vivente d'Italia che, spero a breve, diventerà la star tra le specie protette. Siamo particolarmente orgogliosi di quanto abbiamo realizzato, perché il tutto è frutto di un lavoro sinergico tra gli attori virtuosi del territorio, dove anche Campora ha dimostrato di saper eccellere e siamo certi che di questo passo riusciremo a rimettere Amantea nella posizione baricentrica che merita sul tirreno cosentino – ha concluso l’architetto consigliere delegato al turismo – anche con i prossimi allestimenti del celebre Carnevale e dell’estate all’insegna del grande jazz».

«È una serata spettacolare – ha dichiarato soddisfatto il sindaco Vincenzo Pellegrino – questa veramente è una serata memorabile. Questa location accoglie tutto questo pubblico, tutta questa gente, ma soprattutto i bambini, ed è questo quello che ci deve fare andare avanti. Con questo parco vogliamo dire ai bambini che possono coltivare ogni sogno, perché per noi rappresenta la forza e la determinazione che dovranno avere nella propria vita, simbolo di tenacia, di costanza e di determinazione . Questo è il messaggio che vogliamo mandare da questa sera a tutto anche del mondo, anche e soprattutto per dar voce ai bambini che soffrono e mi riferisco a i bambini dell'Ucraina, ai bambini dell'Iran, ai bambini dell'Africa, che in questo soffrono per guerre, malattie e fame. Noi vogliamo stringere tutti questi bambini – ha concluso il primo cittadino amanteano – in un unico grande abbraccio, per lasciare a loro questo sogno, che è un sogno di speranza e di determinazione».