Si è aperta con la grande manifestazione religiosa in onore di San Demetrio Megalomartire il periodo più intenso della spiritualità del mondo arbëresh. Si riconferma la grande partecipazione e la coesione popolare per un evento che raccoglie la gente e, aspetto di rilevanza assai maggiore, rafforza il senso di identità.

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Se la Chiesa nel mondo arbëresh si riconferma il collante principale per le comunità e lo strumento di preservazione delle tipicità, questo è tangibile proprio a San Demetrio Corone, dove la bellezza dei monumenti religiosi si associa ad una ferma volontà della popolazione di non abbandonare i riti principali. Sebbene anche il mondo arbëresh subisca la devastazione del proprio patrimonio umano, con il dramma dello spopolamento e l’abbandono dei riti da parte delle generazioni più giovani, la festa in onore di San Demetrio resta un forte baluardo che mantiene saldi i valori di appartenenza e richiama le famiglie.

 Inizia da questa festa, nel mese di novembre, il periodo di più profonda spiritualità che arriva fino al Natale. È proprio in questo periodo che la politica della salvaguardia dimostra che solo attraverso il linguaggio del cuore è possibile avere accesso a quella coesione sociale necessaria ad attuare i piani economici e di gestione delle risorse che, privi di comunità, perdono ogni valore.