L'intervista di Simona Tripodi e Italo Palermo al sacrista Domenico Crupi e a Nadia Facetola, direttamente dal Santuario di San Francesco di Paola, offre uno sguardo intimo e spirituale sulla fede e la modernità. Padre Domenico, ospite di Zigo Zago, trasmissione in onda su LaC Tv, sottolinea come il Santuario sia un luogo di pace e ricerca interiore, visitato da persone di tutto il mondo. La figura di San Francesco di Paola viene descritta come attuale, nonostante i secoli, grazie al suo rispetto per la natura e gli animali. Nadia, recentemente nominata terziaria minima, parla della sua lunga dedizione al luogo di culto e all'accoglienza dei pellegrini, celebrando l'importanza di trasmettere la storia e la spiritualità del santo.

Il Santuario è un faro di spiritualità in Calabria

San Francesco, fondatore dell'Ordine dei Minimi, è venerato per la sua semplicità, la sua profonda spiritualità e il suo amore per la natura. I suoi insegnamenti, incentrati sulla povertà, l'obbedienza e la castità continuano a ispirare fedeli da secoli. «Sebbene possa sembrarci lontano, i valori di San Francesco sono oggi più attuali che mai. La sua vita austera e il suo legame con il creato ci insegnano tanto. Era un uomo di grande rigore ma coltivava un grande amore verso la natura e gli animali, come testimoniano i racconti popolari».

La figura del Santo è strettamente legata alla Calabria, dove sono ancora visibili i luoghi che hanno segnato la sua vita, come la casa natale a Paola e le Sette Fontane, legate a una leggenda popolare che lo vede protagonista. Il Santuario è molto più di un edificio religioso. È un luogo dove persone di ogni età e provenienza possono trovare pace e serenità, riscoprire i valori fondamentali della vita e rafforzare la propria fede. Grazie all'impegno di padre Domenico e di guide come Nadia, l'edificio religioso offre un'ampia gamma di attività e iniziative, tra cui visite guidate, incontri spirituali e celebrazioni religiose.

Padre Domenico sottolinea: «La spiritualità non è un pacchetto preconfezionato. Ognuno di noi ha bisogno di una ricerca personale. La società di oggi sembra portarci altrove, ma posso assicurare che c'è un grande bisogno di introspezione, di dialogo e di riferimenti spirituali. Anche San Francesco di Paola, sebbene vissuto tra il 1400 e il 1500, ha un messaggio molto attuale, soprattutto per il rispetto della natura e degli animali, come ci raccontano le storie dell'agnello Martinello e della trota Antonella».

L'importanza della tradizione e dell'accoglienza

Nadia Facetola, da anni impegnata nell'accoglienza dei pellegrini, evidenzia l'importanza di trasmettere non solo le conoscenze storiche e artistiche legate al santuario, ma anche i valori e la spiritualità che lo animano.
«Il mio legame con il Santuario di Paola è iniziato nel 2008 e, dopo tanti anni di crescita personale e spirituale, ieri sono diventata terziaria minima. È stata una giornata straordinaria». L'accoglienza, la disponibilità e il sorriso sono elementi fondamentali per far sentire i visitatori a casa e per favorire un'esperienza profonda e arricchente. Il Santuario guarda al futuro con ottimismo, organizzando numerosi eventi e iniziative per coinvolgere un pubblico sempre più ampio. Tra i prossimi appuntamenti, si ricorda la commemorazione della visita di Papa Giovanni Paolo II, avvenuta nel 1984.

Il Santuario di Paola, dunque, rappresenta un patrimonio inestimabile per la Calabria e per tutta la cristianità. La figura del Santo, la bellezza del luogo e la dedizione di coloro che se ne prendono cura lo rendono un punto di riferimento per tutti coloro che cercano un contatto più profondo con la spiritualità.

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