Pellegrini di Speranza”. Questo il tema scelto da Papa Francesco per il Giubileo che, apertosi lo scorso 24 dicembre, si concluderà il sei gennaio 2026. Nel logo realizzato in occasione dell’Anno santo, quattro figure stilizzate abbracciano una croce che si trasforma in àncora.

«La croce non è soltanto simbolo di passione e sofferenza, ma testimonia la certezza dell’amore di Dio», esordisce Don Luca Perri, parroco della Cattedrale di Cosenza che è stata dichiarata Chiesa giubilare.

Nell’intervista rilasciata al nostro network, Don Luca Perri svela il significato profondo dei “segni” distintivi che stanno alla base del Giubileo: a partire dal pellegrinaggio.

«Il pellegrinaggio simboleggia la dimensione essenziale della fede. È un cammino che dobbiamo compiere interiormente, per ritrovare noi stessi in Dio». Il secondo segno è la Porta Santa. Don Luca Perri spiega: «Originariamente l’unica Porta Santa si trovava presso la Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale del vescovo di Roma. Per consentire ai fedeli di compiere il gesto dell’attraversamento e raggiungere la meta del pellegrinaggio, anche le altre basiliche romane (San Pietro, San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore, ndr) hanno offerto questa possibilità».

La Professione di Fede è il terzo segno che caratterizza il Giubileo. Don Luca Perri riflette: «Sant’Agostino dice che la fede cresce quando la si vive. Rinnovarla significa rimettere in moto il dono che abbiamo ricevuto con il Battesimo».

Altro segno preminente è la carità. Don Luca Perri ricorda: «Nella Bibbia il Giubileo era il momento in cui venivano liberati gli schiavi. Oggi le catene non sono più fisiche, ma morali e interiori. L’Anno santo è lo strumento che Dio ci offre per poter rompere queste catene».

Sull’ottenimento dell’Indulgenza plenaria, Don Luca Perri chiarisce: «La remissione dei peccati avviene con il sacramento della riconciliazione. È un dono di guarigione e liberazione quello che il Signore ci fa. Però, quando commettiamo un peccato, rimane sempre una traccia dentro di noi. L’indulgenza è il nostro impegno nel bene».

Il 29 dicembre scorso la Cattedrale di Cosenza ha ospitato la solenne cerimonia religiosa di apertura del Giubileo della Speranza. «Dal Vaticano ci hanno chiesto di utilizzare un crocefisso che avesse un significato particolare nell’ambito della diocesi di Cosenza-Bisignano. Così, abbiamo deciso di portare in processione quello appartenete al Santuario del Santissimo Crocifisso di piazza Riforma».

Visitare la Cattedrale di Cosenza nel corso dell’anno Giubilare consentirà di ottenere l’Indulgenza. In occasione del Giubileo delle Diocesi - che si svolgerà dal 23 al 25 maggio prossimi - l’arcivescovo di Cosenza Bisignano monsignor Giovanni Checchinato celebrerà messa a San Pietro. Un ufficio della Curia bruzia sta raccogliendo le adesioni dei fedeli che abbiano intenzione di prendere parte al pellegrinaggio verso Roma.